Cinema Festival 

FUTURE FILM FESTIVAL: DAY 1.

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Il primo giorno di Future Film Festival si è concluso e, come sempre, ha mostrato tante cose belle.

Sono riuscita a vedere quattro film, tre in concorso e una premiere. Avrei preferito vedere tutto, ma la risposta fisica non è stata positiva!

Partiamo dai tre film in concorso.

When Black Birds Fly di Jimmy ScreamerClauz.

Nel paradiso suburbano di Heaven, dove tutto è perfetto, i cittadini devono rispettare un unico dogma “non parlare con il Maligno” che si trova aldilà del muro. Caine governa la città e incita il popolo a idolatrarlo. Quando due bambini, Marius ed Eden, oltrepassano il muro si scopre tutta la verità sul muro e sul “non parlare con il Maligno”.

Fin qui tutto ok. Dal punto di vista della trama niente da dire. Il film affronta tematiche attuali. La differenza tra il bene e il male, tra il giusto e lo sbagliato, il seguire le passioni e le regole, l’amore che diventa odio, la dittatura e il vivere come nel Grande Fratello di Orwell. Perchè guardando il film, l’impressione che si ha è proprio quella di un grande fratello rappresentato dalle immagini di Caine sparse per la città, che ti guarda e sa tutto quello che fai.

Ora, passiamo oltre le tematiche e arriviamo alla tecnica del film. Realizzato come se fosse The Sims, molto probabilmente è stata usata la tecnica del machinima, ScreamerClauz rappresenta Heaven in bianco e nero, più nero che bianco, come a sottolineare che non sempre il buono è bello, e quello che dovrebbe essere l’inferno, super colorato, un colore così forte che quasi disturba la vista. Ad un certo punto sembra la versione horror di Pleasentville meno romantica e più splatter.

La mia opinione personale su questo film è negativa/positiva. Reputo positiva la trama ma la realizzazione no… per niente. La tecnica mi piace molto e sono una grande ammiratrice, ma avrei voluto un funghetto, un acido o qualsiasi cosa di allucinante per entrare veramente nel film. Se dovessi dargli una votazioni da 1 a 5, il mio voto sarebbe 2, ma solo perchè la trama vale.

Liza, The Fox-Fairy di Károly Ujj-Mészáros

In una Budapest degli anni settanta, vive Liza. Liza si prende cura della vedova dell’ex ambasciatore giapponese, la vedova le ha trasmesso l’amore per il Giappone e per Tomy Tani, cantante nipponico degli anni 50. Tomy Tani, sotto forma di fantasma, fa compagnia a Liza nella sua triste vita da infermiera. Quando Liza compie trent’anni e vuole trovare l’amore, tutte le persone che mostrano un certo interesse per lei, improvvisamente muoiono. L’unico che sembra restare in vita, nonostante gli accadano le peggio cose, è il coinquilino di Liza, l’ispettore Zoltan, che segretamente indaga sugli strani omicidi. Tomy Tani è innamorato di Liza ma le fa credere di essere uno spirito volpe, che stando alla mitologia giapponese, chiunque si innamori di lei muore misteriosamente.

Nonostante il tema sia un po’ pesante, il regista è riuscito a sdrammatizzare il film e a renderlo molto piacevole, a tratti divertente, capace di far ridere il pubblico in sala. Lo consiglio vivamente, anche perchè è stata una piacevole scoperta e un invito a seguire il cinema est europeo.

In una valutazione da 1 a 5, il mio voto è 5.

A Monsters Calls di Juan Antonio Bayona.

Ultimo film in concorso per questa prima giornata è A Monster Calls, che in Italia arriverà il 18 maggio con il titolo 7 minuti dopo la mezzanotte. Spesso le traduzioni dei titoli dei film cambiano la visione del film, in questo caso la traduzione è più che mai centrata.

Infatti, Conor, ogni notte, sette minuti dopo la mezzanotte si sveglia da un orribile incubo. Negli incubi vengono rappresentate le sue paure e quando una notte, l’olmo che domina la collina davanti casa sua si anima, la vita di Conor comincia a cambiare. La vita di Conor non è facile, a scuola è vittima di bullismo, sua madre sta morendo di cancro, suo padre vive negli Stati Uniti e non sembra importarsi di lui e il rapporto con la nonna non è per niente idilliaco. L’unica cosa che distrae il ragazzo è il disegno che lo aiuta a scappare dalla realtà. Una notte un grosso mostro viene a fargli visita e gli racconta tre storie e chiede a Conor di raccontargli la quarta e ultima storia. Con il tempo il rapporto tra il mostro e il ragazzo cambia. Attraverso le sue storie, il mostro aiuto Conor ad affrontare le sue paure e a crescere, ma soprattutto lo aiuta a lasciar andare per sempre sua madre.

Film a tecnica mista che ha commosso tutta la sala, me compresa soprattutto perchè questo argomento mi tocca molto da vicino.

Bayona adatta l’omonimo romanzo di Patrick Ness, che ne ha curato la sceneggiatura, trasformandolo in una storia di formazione e di crescita. Consigliatissimo e con un finale che vi farà versare fiumi di lacrime, quindi il 18 maggio munitevi di fazzoletti e andate al cinema.

Votazione: 5

La prima premiere del Future Film Festival 2017 è il film d’animazione giapponese di Noako Yamada, A Silent Voice.

Nishimiya è una bambina sorda che viene bullizzata dai suoi compagni di classe e in particolar modo da Ishida. Quando Nishimiya lascia la scuola e tutti indicano Ishida come il bullo, quest’ultimo viene allontanato da tutti i suoi compagni e preso di mira. Dopo qualche anno, quando i ragazzi sono ormai alle superiori, Ishida cerca Nishimiya e tutti i suoi ex amici per ricucire i rapporti e farsi perdonare gli errori del passato. Il lungometraggio affronta delicatamente il bullismo, la sordità e la difficoltà di comunicare che questo porta. Non tutti conoscono il linguaggio dei segni e non sempre si ha la forza e la voglia di imparare una “nuova lingua” così da far in modo che ci si possa conoscere e integrarsi nella comunità. Proprio il rifiuto di imparare il linguaggio dei segni di alcuni compagni di Nishimiya, causa incomprensioni e porta la ragazzina ad essere additata come una strana che spaventa. Nishimiya, però, è una ragazzina che vuole essere accettata da tutti, che non si spaventa e che si scusa per il suo “problema”, come se il suo problema sia la causa di tutto, quando invece la causa di tutto è la stupidità umana.

Film molto ben realizzato, d’altronde siamo cresciuti con gli anime giapponesi e conosciamo perfettamente il loro modo di far animazione. La storia è molto toccante e dovrebbe essere un film da far vedere nelle scuole come insegnamento, soprattutto in questi anni dove ci sono sempre più vittime di bullismo.

Votazione: 5.

Purtroppo, a causa di altri impegni personali, non ho potuto seguire il Focus On Apocalissi a basso costo e le Follie notturne con mio enorme dispiacere, spero di recuperarli.

Interessanti sono stati gli eventi collaterali, soprattutto il concerto d’inaugurazione dell’Orchesta Senzaspine, che ha musicato in diretta sequenze di 2001: odissea nello spazio, Totoro, Felix the Cat, Megaloman e altro ancora.

Il primo giorno si è concluso. Nel secondo giorno non ci sono film da segnalare, in quanto saranno messi in replica tutti quelli del primo giorno, però vi invito a seguire la pagina Facebook del Future Film Festival, dove vi attendono le dirette degli eventi speciali.

Ci “leggiamo” tra 2 giorni… Stay tuned!

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