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Perfect Blue. Manca poco all’uscita nei cinema del capolavoro anime di Satoshi Kon

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Satoshi Kon
Satoshi Kon

Ho avuto il piacere di assistere in anteprima al cinema a “PERFECT BLUE” opera del leggendario Satoshi Kon (1963 – 2010); per la prima volta restaurato in 4k, “Perfect blue” è un capolavoro nella storia del mondo degli anime, prodotto da MadHouse ed uscito nel 1997. Si tratta della claustrofobica e coraggiosa prima opera dell’autore di Paprika, Tokyo Godfathers, Paranoia Agent; Satoshi Kon, nonostante l’ahimè breve carriera e i pochi lungometraggi girati, è considerato uno dei migliori registi d’animazione e tra i cineasti più importanti e influenti della sua generazione.

La proiezione nelle sale italiane è prevista solo per i giorni 22, 23 e 24 Aprile 2024 grazie alla iniziativa di Nexo Digital “La stagione degli Anime al Cinema 2024”, un progetto esclusivo distribuito in collaborazione con Yamato Video.

Alla pagina web di Nexo Digital https://www.nexodigital.it/perfect-blue/ è possibile leggere l’elenco di tutti i cinema italiani che proietteranno “Perfect blue” – si tratta di più di 200 sale in Italia. 

La proiezione è stata anticipata da una simpatica chiacchierata con l’ospite d’eccezione Elisabetta Spinelli, la meravigliosa doppiatrice proprio di Mima (la protagonista di “Perfect blue”), già famosissima voce di molti personaggi di film, serie TV e film d’animazione (indimenticabile “Sailor Moon”).  La doppiatrice ci ha ricordato di quando si occupò di questo doppiaggio: era un momento molto importante della sua vita privata perché era da poco diventata mamma – e lo ricorda con particolare intensità proprio perché questo doppiaggio era legato ad una fase speciale della sua vita, nonché per la novità e peculiarità del genere anime.

Ma veniamo alla trama di questo che è stato il primo psycho-thriller di animazione giapponese – definito dal New York Daily News “Un thriller contorto, inquietante e assolutamente coinvolgente.”  La protagonista è Mima, una cantante di scarso successo, che sceglie di rinunciare al microcosmo rosa confetto delle idol per diventare attrice, finendo per cadere in realtà in un mondo dove sarà solo carne da macello.

Quando ottiene la parte di una ragazza psicologicamente instabile nel serial Tv “Doppio Legame” iniziano ad arrivare al cast della serie messaggi di minaccia anonimi, probabilmente da parte di un fan otaku: così si definiscono i ragazzi appassionato di fumetti e animazione giapponese, che trascorrono la maggior parte del proprio tempo in casa, dedicandosi in modo quasi ossessivo al collezionismo, ai giochi elettronici, ad Internet.  Questo ragazzo non ha gradito il cambiamento della sua cantante prediletta ed il passaggio di Mima all’immagine attuale di attrice.

Con il procedere della vicenda una serie di incidenti violenti colpisce il set di lavorazione, e la stessa Mima, divisa in sé tra i due personaggi che ha incarnato sino ad ora (cantante vs attrice), inizia a perdere contatto con la propria identità. 

 

… ed in effetti chi è la vera Mima? 

Quella che veste gli ingenui costumi della idol

La giovane che compare sorridente su Internet? 

La ragazza che puoi incontrare al supermercato? 

La schizofrenica di “Doppio Legame”? 

L’illusione di se stessa? 

Oppure solo l’illusione di tutti?

 

Alla sua uscita in Giappone il film, introspettivo e di grande attualità, ha generato lunghissime code ai cinema.
La scelta di proporlo al pubblico italiano oggi in veste ripulita e restaurata è a mio parere azzeccatissima: la cultura anime e manga in Italia ha un vastissimo seguito – ed anche io ne sono da sempre affascinata. Il personaggio di Mima è inquietante: in tutta la vicenda si respira uno dei temi più cari al maestro Satoshi Kon, cioè la commistione tra fantasia e realtà.

In “Perfect Blue” tale confine tra finzione e realtà è sfumato ed i personaggi stessi passano avanti e indietro dall’una all’altra dimensione, e l’autore propone uno psycho-thriller in cui suspence ed ansia la fanno da padrone.

Nel corso delle immagini si assiste a momenti di vita reali (ad esempio tante sono le immagini sulla metropolitana di Tokyo, o di Mima al supermercato) ed al contempo elementi di fantasia (coincidenze e ambiguità), che l’autore sa dosare in un incubo che diviene di scena in scena sempre più vivido.

Altro tema di grande attualità è quello dello stalking – sulla base del quale l’autore tesse una trama datata 1997, da considerare quindi assolutamente di “avanguardia”. A mio parere il trucco vincente è che l’ambientazione e i personaggi sembrano reali mentre stanno mutando in qualcosa di fantastico, e nella transizione tra i due livelli sta l’abilità di Satoshi Kon che mi ha trascinata in modo insolito, disorientandomi ed affascinandomi al contempo.Nella vicenda l’autore presenta al pubblico ossessioni e disagi giovanili da una parte, aspirazioni e speranze dall’altra – in una psico-commistione resa molto palpabile da immagini intense, anche quelle più cruente. Ricordo che la nuova Stagione “Anime al Cinema” è un progetto esclusivo di Nexo Digital distribuito in collaborazione con Yamato Video con i media partner Radio Deejay, MYmovies.it, Lucca Comics&Games e AnimeGeneration.

I prossimi appuntamenti degli anime al cinema targati Nexo Digital saranno: “Capitan Harlock. L’arcadia della mia giovinezza” e “Lupin III. La pietra della saggezza”.

 

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Federica Cervini

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