Don't Touch Me (Copyright by Giacomo Ambrosino - GMPhotoagency)Storie 

Vuoto

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Ciao, sono la ragazza arsa viva dal suo ex fidanzato per le strade di Roma, Sara Di Pietrantonio, quella per cui nessun automobilista si è fermato, pur vedendomi bruciare.
Ciao, sono Lucia Annibali, la donna all’apice della sua carriera di avvocato, ma anche quella “sfregiata con l’acido” dal suo ex fidanzato.

Ciao, sono qualsiasi donna che ha subito e che continua a subire violenza ogni giorno, in piccole dosi, tanto che all’inizio non te ne accorgi. Sono nel corpo di chiunque crede nelle favole, nel principe azzurro e nella possibilità di trovare un uomo che la ami incondizionatamente.

Ma io sono diversa, io compaio solo in determinate circostanze in cui vorrei davvero non comparire. Compaio quando si è giù di morale, quando si perde la speranza, quando si perde la consapevolezza di sé e soprattutto quando si perde se stessi per far felice un uomo che felice non vuole essere, almeno non con noi.
Era iniziato bene, non è vero? Le passeggiate in riva al mare, le canzoni romantiche, le cenette e tutte le altre cose che all’inizio alimentano l’amore. Ma poi cosa è cambiato?
Ora giaccio sul pavimento, senza forze, senza voglia di alzarmi, ma io non sono là, sono fuori, osservo la scena da un angolo, la solita scena che nell’ultimo mese sta continuando a ripetersi sempre di più: l’uomo che dice di amarmi entra in casa e io tremo di paura. Paura di cosa? Paura che mi faccia del male.

Com’è cominciato? Non lo so, è partito qualche schiaffo perché era nervoso, perché il lavoro lo uccide, perché è stressato. Quelle che prima erano carezze all’improvviso si sono trasformate in schiaffi, in calci, in lacrime.

Che ci fai ancora qui?

Non lo so, lui capisce che sta sbagliando, si fa perdonare… Ma i lividi non si possono cancellare. Prego ogni giorno, prego ogni giorno che finisca questo incubo, io che volevo solo che la mia vita fosse un film, ma non avevo mai pensato che potesse diventare Shining.

Prego, ma Dio non mi risponde. Dio, dove sei? Non mi vedi? Sto scomparendo. Peggio del morire c’è lo scomparire a causa di un uomo che uomo non è. Forse non ci sei. Forse per queste cose non ci sei, perché in fondo hai ragione, l’ho voluto io. Questa è la mia degna punizione per aver creduto nell’amore? Per aver cercato di essere presente, di essere perfetta, di farlo felice. Ma io dove sono? Io non sono questa. Questa che ha paura di qualsiasi rumore, non sono io. Mi ricordo, io ero diversa, io ero coraggiosa, io ridevo sempre. Da quando non sorrido? Mi ha detto che avevo un sorriso bellissimo, ma che doveva essere solo suo, come tutto il resto di me. Ero sua, un suo oggetto, una sua schiava offerta gratis, che si è offerta gratis. Non potevo decidere nulla, e intanto io scomparivo.
Sono sempre qui, sul pavimento, guardo il soffitto, penso. Cosa ci faccio qui? Cosa sto aspettando? Che l’uomo che dice di amarmi entri da un momento all’altro e mi uccida? Ma io non ci sono già più. Mi sono persa nel buio, sono precipitata e non riesco a risalire, forse non ho voglia di risalire, forse voglio stare qui, in fondo sto bene, il mio corpo è vivo, meglio di niente.
Ma io non sono così, questa non è vita. Questo è sopravvivere. Perché dovrei sopravvivere quando io in realtà avrei voluto solo una vita normale?
Allora mi alzo, apro la porta, esco. Vedo una luce accecante, il sole che mi riscalda la pelle, il mio sorriso ritorna. Come sono arrivata fin qui? Non lo so, ma la vista da quassù è spettacolare.

Oggi 25 novembre è la giornata nazionale contro la violenza sulle donne. Uno schiaffo al posto di una carezza non è amore, possedere una persona e non rassegnarsi a lasciarla andare non è amore, trovare il tuo ex in ogni luogo che frequenti cosicché possa controllarti non è amore. Non rendertene conto troppo tardi, lo stalking e la violenza sulle donne è un reato. Rincorri te stessa.

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