Terza serata di “Beacuse the night – La notte delle cantautrici”
TERZA SERATA DELLA RASSEGNA
BECAUSE THE NIGHT-LA NOTTE DELLE CANTAUTRICI
(quinta stagione)
con
BEATRICE CAMPISI e FRANCESCA INCUDINE
Appuntamento il 17 dicembre, ore 21.00, sul palco del Mou
(Milano, Via Pacinotti, 4)
Dopo l’evento di novembre, inserito nella MMW2023, nuovo atteso appuntamento il prossimo 17 dicembre, ore 21.00, sul palco del MOU (Milano, Via Pacinotti, 4), con la rassegna “Because The night- La notte delle cantautrici”, giunta alla quinta stagione.
Dal 2019 ad oggi– racconta la direttrice artistica Marian Trapassi– Because the Night- La notte delle cantautrici ha acceso i riflettori sul cantautorato indipendente al femminile.
Ritengo che sia importante, oggi più che mai, persistere nella ricerca di spazi dedicati ad una scena musicale troppo spesso ancora “sommersa”.
La terza serata della rassegna sarà un viaggio a cavallo tra folk e jazz nei repertori originali di Beatrice Campisi e Francesca Incudine, con incursioni- in duetto- nella musica popolare siciliana.
Le cantautrici presenteranno inoltre dal vivo l’intenso adattamento in lingua siciliana di Sidun di Fabrizio De André e Mauro Pagani. La rilettura è contenuta nel triplo album a progetto “Shaida – Tracce di libertà”(Appaloosa/Ird), realizzato a favore delle donne rifugiate.
Ho fortemente voluto sul palco Beatrice Campisi e Francesca Incudine– prosegue Marian Trapassi- due autentiche “pasionarie”, strenuamente impegnate sul fronte della difesa dei diritti civili, nell’arte come nella vita. Mai come in questo momento storico la “piccola morte” raccontata in “Sidun” echeggia e atterrisce.
Queste le parole con cui Fabrizio De André, che scrisse (con Mauro Pagani)
e incise nel 1984 “Sidun”, commentò il brano, contenuto nell’album “Creuza de mä”: Sidone è la città libanese che ci ha regalato oltre all’uso delle lettere dell’alfabeto anche l’invenzione del vetro. Me la sono immaginata, dopo l’attacco subito dalle truppe del generale Sharon del 1982, come un uomo arabo di mezz’età, sporco, disperato, sicuramente povero, che tiene in braccio il proprio figlio macinato dai cingoli di un carro armato. (…) La piccola morte a cui accenno nel finale di questo canto, non va semplicisticamente confusa con la morte di un bambino piccolo. Bensì va metaforicamente intesa come la fine civile e culturale di un piccolo paese: il Libano, la Fenicia, che nella sua discrezione è stata forse la più grande nutrice della civiltà mediterranea.
De André e Pagani- raccontano le cantautrici– sono riusciti a farsi portavoce di questo lutto con un brano potente e straziante, noi abbiamo provato a trasferire le loro parole taglienti e commoventi nella nostra lingua.
Il messaggio è il medesimo, seppur interpretato da una prospettiva femminile: le vittime civili delle guerre, sottoposte a ingiustizie e crudeltà, alla detenzione, alla migrazione forzata, sono la ferita aperta di questo nostro mondo. La cura, secondo noi, può essere cercata solo nel dialogo, nella mediazione, nella costruzione di un clima di pace, accoglienza e crescita reciproca.
Sul palco ci saranno: Beatrice Campisi: voce, pianoforte, chitarra, tamburo; Francesca Incudine: voce, chitarra, tamburo; Riccardo Maccabruni: pianoforte, fisarmonica, chitarra, cori; Elisabetta Campisi: basso.
Beatrice Campisi è una cantautrice siciliana, impegnata nella ricerca di diversi stili e generi musicali: dal jazz alla musica popolare, con un’attenzione particolare rivolta alla canzone d’autore italiana e internazionale. Nel 2017 pubblica il suo disco d’esordio, “Il gusto dell’ingiusto” (USR), prodotto da Siae e Mibac, con la supervisione del cantautore americano Jono Manson e la partecipazione di Claudio Lolli. Nel 2019 si dedica al video-progetto di cover d’autore “Jukebox”. Nel 2022 esce il suo secondo album di inediti, “Ombre” (prodotto da Alosi -Pan del Diavolo-), che arriva in finale al premio “Onda Rosa Indipendente”, organizzato dal Mei Meeting.
Negli anni l’artista partecipa a importanti manifestazioni musicali, tra cui: Catania Jazz, Tenco Ascolta, Storica e Nuova Canzone d’Autore, MEI, Lilith Festival, Donne in.Canto, Buscadero Day, Su la Testa Festival, Canzoni&Parole a Parigi, LeMuse Festival.
Nel 2023 inizia la collaborazione con Francesca Incudine. Le due cantautrici realizzano un adattamento in dialetto siciliano di “Sidun” (Dè Andrè/Pagani), inserito nel triplo disco “Shaida-Tracce di libertà” (Appaloosa/IRD), a supporto delle donne rifugiate.
Francesca Incudine è una cantautrice siciliana. Nel 2018 con il disco dal titolo “Tarakè”, vince la Targa Tenco 2018 come “Miglior Album in Dialetto” e il 20 ottobre 2018 si esibisce al Teatro Ariston di Sanremo per il conferimento della Targa.
Sempre ad Ottobre del 2018 vince il Premio Bianca d’Aponte dedicato al cantautorato al femminile, aggiudicandosi anche il premio della critica “Fausto Mesolella” e la possibilità di realizzare un tour di 8 date grazie al Nuovo Imaie.
Tra il 2020 e il 2023 si dedica ad un progetto di 4 singoli dal titolo “Voci fuori dal muro”; di questo progetto fa parte “Zinda”, dedicato all’attivista pakistana Sabeen Mahmud, uccisa per i diritti umani, brano nella cinquina finale della sezione “Migliore Canzone Singola” per le Targhe Tenco 2021.
L’uscita del suo terzo disco è prevista per il 2024.
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