VinGustando Campania 

Il Barolo Del Sud.

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L’Aglianico è un vitigno autoctono diffuso in tutto il Meridione Italiano dove si esprime con grande tipicità. Al vino Aglianico di Taurasi, è stata attribuita, per primo, la denominazione di origine controllata e garantita (Docg). Il Taurasi è un vino che trova le sue origini nell’età preromana: il vitigno principale da cui si produce questo vino, l’Aglianico, era un tempo detto “hellenico” a sottolineare l’origine greca e potrebbero risalire all’antica città di Elea sulla costa tirrenica della Lucania, o essere più semplicemente una storpiatura della parola Ellenico .

Da queste origini deriva anche il cognome “Taurasi” legato alla storia e alla nobiltà del borgo. L’etimologia del nome “Taurasi” è da ricercare in Taurasia, un piccolo borgo vinicolo che i romani fecero proprio dopo aver sconfitto gli irpini, nell’80 d.C. testimonianze storico-letterarie sulla presenza di questo vitigno si trovano in Orazio, che cantò le qualità della sua terra e del suo ottimo vino. Il nome originario (Ellanico o Ellenico) divenne Aglianico durante la dominazione aragonese nel corso del XV secolo, a causa della doppia pronunciata gli nell’uso fonetico spagnolo. Tito Livio, nel suo Ab Urbe Condita, accenna ad una “Taurasia dalle vigne opime” fornitrice di ottimo vino per l’Impero,dove si allevava la vite Greca o Ellenica. Invece risale al 1167 d.C. il primo documento conosciuto nel quale viene citata la vite in Taurasi che gli Spagnoli chiamavano vite “Aglianica”. L’Aglianico è vitigno scontroso: matura tardi, è intenso e brusco in principio, difficile da coltivare e difficilissimo da vinificare, con tannini che richiedono tempo per essere ammorbiditi ed acidità che gli assicura il tempo necessario affinchè venga levigato.

Le uve Aglianico diventano Taurasi dopo almeno 3 anni di invecchiamento, di cui almeno un anno di invecchiamento in legno. Molti produttori di Taurasi creano dei vini ottimi e sono da menzionare le Aziende: Le Masciare, Antica Hirpinia, Masseria Murata, Cantine Lonardo, Cantina Pasquale di Prisco, Cantina del Barone, Azienda Vinicola Mastroberardino, Villa Raiano, ma tra queste è da segnalare una giovane azienda “Le Masciare” che propone vini molto caratterizzati, personali, con profumi intensi di sottobosco e prugne mature, buona acidità di bocca, tannini fini e levigati. Produce un Taurasi ( un Cru della vigna ‘Pian del Bosco’), molto interessante. Il Taurasi è un vino di grande struttura, con un colore rosso rubino intenso; profumo persistente e fruttato con sentori di frutti di bosco e ciliegia; di sapore caldo, avvolgente e robusto di corpo.

E’ ricco di tannini ed ha una struttura raffinata. Profumi e sapori di frutti neri, affumicato e cioccolato fondente sono piuttosto comuni. Questo vino può invecchiare splendidamente in bottiglia per anni, dando con il tempo una grande complessità di odori, con sentori di frutta più pronunciati, i tannini più morbidi, il colore rosso granato. La grande variazione della temperatura tra giorno e notte dona al nostro vino grande freschezza, colore e aromi intensi.

Ricordando sempre le Tre T” Tipicità, Tradizione e Territorio” questo vino si abbina ottimamente con carni rosse, arrosto, pollame, selvaggina, formaggi, brasati e formaggi stagionati. Va servito ad una temperatura di circa 18 ° C.

Buona degustazione ! E ricordate,

“La vita è troppo breve per bere vini mediocri.”
(Johann Wolfgang von Goethe)

Dott. Giovanni De Silva

Fondazione Italiana Sommelier Campania

Giovanni De Silva

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