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Abbinare il vino…è un’arte.

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Tutti coloro che amano il buon cibo, di solito apprezzano anche un buon bicchiere di vino. Quando dovete preparare una cena, pensate a tutti i particolari: la mise en place, il menu, il colore della tovaglia e dei tovaglioli, le candele, i segna posti…ma il vino? Spesso non si dà la dovuta importanza a questo liquido sublime che possiede la capacita di esaltare i sapori di un piatto, sempre che sia ben abbinato.

Non bisogna essere esperti sommelier per scegliere il vino giusto, capace di sposare perfettamente il vostro menù e di esaltarne le proprietà organolettiche, ma basterà tenere a mente alcune regole basi. Ogni vino, in relazione alle sue caratteristiche, si abbinerà a degli alimenti specifici. Naturalmente va servito alla giusta temperatura che solitamente viene riportata in etichetta.

Le caratteristiche principali da tenere in considerazione sono il grado alcolico, la differenza tra secco e dolce, la corposità, la struttura, il colore e l’annata. Ma dovete ricordare anche che gli abbinamenti possono essere fatti per tradizione, per stagionalità, per concordanza o per contrapposizione. Per cominciare, ogni banchetto, pranzo o cena deve iniziare con le bollicine, perché mettono allegria, perché rompono il ghiaccio tra i commensali che si apriranno piacevolmente alla conversazione. Stappate un buon Prosecco millesimato, oppure un Trento doc o magari un Franciacorta.

Ricordate sempre che bisogna iniziare da un vino meno alcolico e proseguire con vini più alcolici, in un crescendo e questo perché, iniziare subito con un vino alcolico ed importante precluderà qualsiasi altra scelta successiva. E’ possibile inserire nella stessa degustazione sia vini bianchi che rossi, sfatiamo questo mito! Se iniziate con antipasti di mare, un buon bianco oppure un rosato farà al caso vostro. Ricordate sempre le tre T “Tipicità, Tradizione e Territorio”, un vino del territorio abbinato con un piatto del territorio e questo perché l’Italia ha una storia culinaria molto radicata, ingredienti e ricette fortemente legati ai territori.

Altrettanto vale per gli abbinamenti: nascono da abitudini consolidate e sono tramandati di generazione in generazione. Le ricette, sia dei piatti che dei vini, forse nel tempo sono un po’ cambiati, ma poco importa, perché vanno presi e goduti così. Se avete intenzione di proseguire con un primo leggero, di mare o di terra, abbinate un vino altrettanto leggero e poco alcolico, sia bianco che rosso.

La serata prevede un secondo importante, magari di carne, allora qui dovete dare il meglio di voi stessi ed aprire la migliore bottiglia, un vino corposo che saprà tenere testa a piatti importanti, esaltandone i sapori. Se poi vogliamo stupire i nostri ospiti con un secondo di pesce strutturato, è naturale pensare ad un vino bianco, magari del territorio costiero e che abbia un buon grado alcolico, ma non abbiate paura ad abbinare anche un rosso, magari isolano. Finalmente è arrivato il dolce, ricordate che con il dolce necessita un vino dolce, non abbinate mai uno spumante brut su un dolce, perché è un pugno nell’occhio.

Potete spaziare tra un moscato, un passito, uno spumante dolce, un bianco amabile, un vino fortificato, insomma avete un’ampia scelta. Però fate attenzione perché ci sono alcuni alimenti che non possono essere abbinati. Se avete intenzione di organizzare una cena tra amici ricordate di evitare i carciofi crudi, gli agrumi, i sorbetti, l’aceto e il gelato, perché questi alimenti non sono abbinabili e chi porterà il vino avrà la brutta sorpresa di un pessimo abbinamento.

Il consiglio che posso darvi è che dovete sperimentare, degustare, bere, perché non esiste l’abbinamento perfetto, ma soltanto con l’esperienza sul campo riuscirete ad affinare l’arte dell’abbinamento.

Prosit!

Giovanni De Silva

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