Tra le righe 

L’incredibile vita di Charles Baudelaire nella biografia di Asselineau

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Se si vuole conoscere Charles Baudelaire lo si troverà interamente nel libro che gli ha consacrato Charles Asselineau…

Théodore de Banville

Il Canneto Editore ha pubblicato Vita e opera di Charles Baudelaire di Charles Asselineau a cura di Ida Merello con traduzione di Albino Crovetto, un’opera che offre una lettura più approfondita di un poeta spesso oggetto di letture superficiali. Charles Asselineau fu letterato, critico d’arte, novelliere e bibliofilo. Tra le sue opere si possono ricardare i racconti fantastici La double vie nel 1858), L’enfer du bibliophile nel 1860, Le paradis des gens de lettres nel 1862, oltre all’importante studio sulla letteratura romantica Mélanges tirés d’une petite bibliothèque romantique, del 1867. Il suo nome, però, rimarrà per sempre legato a quello di Charles Baudelaire, fedele amico di cui curò, assieme a Théodore de Banville, le Œuvres complètes nel 1869 e a cui dedicò questa prima biografia critica pubblicata per la prima volta da Alphonse Lemerre nel 1869. Di lui il Canneto Editore ha pubblicato anche il racconto La seconda vita.

Biografia di un amico

Vita e opera di Charles Baudelaire scritta all’indomani della morte di Baudelaire, è la prima a rivelarne il genio poetico. Asselineau era amico fraterno del poeta francese e nelle sue pagine è capace di restituire tutto Baudelaire nella sua toccante e stupefacente umanità. Tra le passeggiate parigine e i rapporti con scrittori, editori e artisti, l’autore ne ripercorre in presa diretta la parabola letteraria ed esistenziale: dagli esordi stravaganti del giovane dandy alla folgorazione per Edgar Allan Poe; dalla pubblicazione dei Fiori del male all’umiliazione del processo.

La biografia indaga per ogni dove, scende nel dettaglio dei rapporti, delle amicizie e inimicizie del “Tout Paris” dell’epoca, traccia una mappa dei locali frequentati, offre indicazioni sui rapporti con gli editori, con le riviste e con i giornali. Nel frattempo è attenta agli incroci tra vita e arte, trova il rapporto tra oziosaflânerie e concentrazione, tra pigrizia e metodo. Baudelaire si dava l’apparenza di un ozioso chiacchierone. Ma il tempo concesso all’ozio era in realtà lasciato alla mente “in riposo” perché facesse scaturire in maniera quasi automatica, inconscia, la soluzione creatrice.

Ida Merello

Poeta maledetto

Un libro che è un resoconto sulla vita di Baudelaire, in grado di segnare il tempo della genesi della sua opera, disegnando come in un quadro i tratti principali della vita del “poeta maledetto” per eccellenza, quella vita che era stata già vissuta come opera d’arte da Baudelaire stesso. Asselineau scrive di Baudelaire e mostra un personaggio in grado in ogni momento stupire e sbalordire.

Baudelaire non temeva il ridicolo, né con gli amici né con gli estranei, coltivando nel modo di fare lo stesso spirito paradossale che è nell’opera. Scuotere le abitudini di pensiero, sollecitare attenzione, scompaginare l’ordine gli era necessario come respirare

Vita come arte

Al centro della biografia edita da Il Canneto Editore c’è il processo ai Fiori del male, l’opera considerata più sconvolgente del poeta francese che ha circondato a lungo l’autore di quel senso di proibito e di maledizione. Asselineau si sostituisce all’avvocato difensore, e scrive l’arringa che avrebbe voluto pronunciare, in nome del valore della poesia che mal si adatta a essere valutato da chi non ne ha la competenza.  La biografia ricerca un valore di testimonianza e di difesa, concludendosi con le pagine della morte del poeta.  che appare anche nella seconda parte la “Baudelairiana” in cui scorrono alcuni aneddoti riuniti dall’autore apparsi postumi nel 1906. Questi piccoli frammenti rappresentano un complemento naturale della biografia.

Opera imprescindibile

In sostanza il libro pubblicato da Il Canneto Editore ripropone un’opera imprescindibile nella comprensione di un poeta così complesso com’è stato Charles Baudelaire, attraverso gli occhi di un amico fraterno che ne era capace di interpretarne gli aspetti anche meno sondabili. La figura del poeta francese è fondamentale per l’intero movimento letterario che entrerà nel nuovo secolo, una poesia intesa come rottura degli schemi tradizionali, così come la vita intesa ancora come opera d’arte, scomoda e paradossale.

Daniele Maisto
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