Live Report 

Made in Italy Tour: Ligabue infiamma il Palasele di Eboli

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Ore 19, i cancelli del Palasele di Eboli si aprono. Finalmente dopo ore di attesa ci siamo quasi, una folla enorme di persone di tutte le età sta per coronare il loro sogno. Entrano tutti correndo in modo da poter prendere posto il più vicino possibile al palco, tutti per vedere colui che ad ogni suo concerto non ha mai deluso le aspettative: Luciano Ligabue.

Alla sua decima data Ligabue ha infiammato il pubblico di Eboli come solo lui sa fare, instaurando un rapporto stretto con il pubblico, come avviene in ogni suo concerto.

Appena salito sul palco apre il suo concerto con La vita facile, prima traccia dell’album triplo disco di platino Made in Italy, che dà il nome al tour. Accolto dal boato del pubblico, lo incanta anche grazie al palco assai scenografico con un maxischermo alle sue spalle che lo accompagnava durante ogni sua canzone alternandosi con immagini che rappresentavano più da vicino ciò che cantava e con immagini del pubblico in delirio.

Per un paio d’ore Luciano ha cantato ininterrottamente, spaziando tra canzoni che facevano parte del nuovo album – eseguite rigorosamente secondo l’ordine della tracklist in quanto si tratta di un concept album – e pezzi storici come Eri Bellissima, Quella che non sei, Balliamo sul mondo, Quelli tra palco e realtà e Bar Mario, correndo su e giù dal palco e facendosi abbracciare dai fan alla minima occasione.

Si è concesso anche un momento acustico, come si usava negli anni ’90, quando i giovanissimi del pubblico non erano ancora un progetto dell’universo, in cui ha cantato Non è tempo per noi e Lambrusco e popcorn.

Infine ha chiuso il concerto con la famosissima Urlando contro il cielo regalando al pubblico un finale con il botto e lanciandosi anche sulla folla per ringraziarla del suo calore e sostegno.

 

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