Lacryma Christi PuntilloFood VinGustando Campania 

Il nostro Lacryma Christi DOC.

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Quale abitante campano non ha degustato o quantomeno sentito parlare del vino Lacryma Christi. Prodotto con le uve auctone: Caprettone (o coda di volpe) per il Lacryma Christi Bianco e Piedirosso (Per e Palumm) per il Lacryma Christi Rosso e Rosato.

Nasce dal Vesuvio, conosciuto già ai tempi degli antichi Romani. Le prime testimonianze della coltivazione dell’uva sul Vesuvio risalgono, infatti, al V secolo a.C. I vitigni si arrampicano sul terreno vulcanico, scuro, lavico, e danno vita a questo vino con un nome importane la cui etimologia è avvolta dal mistero.

La teoria più diffusa è quella che vuole che Lucifero, nella sua discesa agli inferi, abbia portato via con sé un pezzo di Paradiso. Gesù, riconoscendo nel Golfo di Napoli il Paradiso rubato, pianse lacrime copiose e dalle sue lacrime nacquero i vigneti del Lacryma Christi. Ma se volete provare un reale Lacryma Christi del Vesuvio bisogna recarsi presso l’azienda Vigna Pironti . Nata nel 2007 dalle famiglie Ammirati e Carillo, questa azienda con passione e dedizione porta avanti da decenni l’antica arte della vinificazione, nella tenuta del Duca Pironti alle falde del vesuvio.

Lacryma Christi PuntilloLa ricerca della qualita con il sostegno degli enologi , ma soprattutto del lavoro quotidiano e del territorio a vocazione vitigna, hanno fatto si che questa azienda producesse vini di ottima qualità. Vi consiglio di provare il “Puntillo Lacryma Christi del Vesuvio DOC”, un vino ottenuto dalla vinificazione di uve Piedirosso e Aglianico, accuratamente selezionate e diradate, provenienti dai vigneti alle falde del Vesuvio.

Dopo la fermentazione in acciaio viene affinato in bottiglia Il vino si presenta dal colore rosso rubino carico e vivace con sentori di frutta matura e speziati. Al gusto è caldo, morbido, e moderatamente tannico. Si abbina a tutte le preparazioni ed i primi piatti a base di carne, ai salumi e formaggi di media stagionatura e si deve servire ad una temperatura di 16°-18° C.

E’ un Lacryma rosso molto ben strutturato,con apprezzabile equilibrio tra note fruttate, floreali e speziate. L’aglianico da il necessario apporto di elementi in grado di garantire longevità ma anche maggiore complessità al tutto. Lavora in addizione e non in sottrazione. Per poter addivenire ad un risultato in grado di poter esaltare da un lato le caratteristiche di immediatezza e prontezza del piedirosso dall’altro quelle di struttura e corpo dell’aglianico.

Fresco ed arioso , lo preferisco abbinato a piatti sostanziosi come una cremosa e sostanziosa zuppa di funghi e castagne.

E ricordate che “Se il vino non fosse una cosa importante, Gesù Cristo non gli avrebbe dedicato il suo primo miracolo!”

 

Rubrica a cura del Dott. Giovanni De Silva

Fondazione Italiana Sommelier 

Giovanni De Silva

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