Palcoscenico 

La poetica di Un tram che si chiama desiderio

Sharing is caring!

Un tuffo quasi surreale nella nella New Orleans degli anni Cinquanta. Il testo di una poetica ESEMPLARE, affronta temi di notevole spessore quali la pedofilia, il tradimento, il disagio mentale; il tutto attraversato da un’ intensa interpretazione psicoanalitica dei personaggi.

Si tratta,più che di un racconto,di un’ analisi sottile della realtà che anticipa per certi aspetti le lotte che si susseguiranno nel processo di emancipazione della donna negli anni 60. La storia delle due sorelle un po’ contrapposte nella loro personalità,sembra mettere in antitesi due tipi di donne ma che realtà rispecchiano dati caratteristici della personalità FEMMINILE stessa: le fragilità e le determinazioni che convivono allo stesso momento.

Un progetto teatrale che merita sicuramente di essere seguito. Un’opera di spessore che già a suo tempo e bene risalto nel mondo del cinema grazie all‘interpretazione di Marlon Brando e di Vivian Leigh

 Ottima la scenografia con scarsi mobili ma il tutto sottolineato da un magnifico gioco di luci e ombre.

Perfetta l’interpretazione dell’attrice italiana Masia Musy , che interpreta Blanche. È riuscita attraverso la sua magnifica interpretazione introspettiva a scalfire l’attenzione del pubblico che si ritrova a vivere il suo mondo traffico e le sue inquietudini attraverso gli avvenimenti che vive la protagonista. L’attore Gallo Massimiliano invece interpreta in modo spettacolare Stanley ,marito di Stella,sorella di Blanche,ruolo che nel film fu di Marlon Brando.Egli riesce a tirar fuori le caratteristiche del suo personaggio: brutalità grettezza e sensualità.Giovanna di Rauso, attrice di grande talento spesso presente nel piccolo schermo interpreta stella donna ignara della brutalità del marito e della verità sulla vita della sorella, riesce con un carisma indubbio, a colpire l’attenzione del pubblico attraverso una emergere di vitalità inattesa.

 

Sharing is caring!

Related posts

Leave a Comment