Palcoscenico 

Marco Travaglio, per cambiare l’Italia cambiamo il mondo dell’informazione

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Con Slurp, Marco Travaglio ha portato al teatro Bellini di Napoli la sua satira e la sua ironia contro l’asservimento dei giornalisti e degli intellettuali nei confronti dei potenti e lo fa a modo suo, senza peli sulla lingua.

Uscito dal teatro non sai se ridere o piangere per il quadro dipinto dalla satira pungente di un giornalista davvero completo come Marco Travaglio, al solo pensare in che mani è il mondo dell’informazione italiana e soprattutto quanta responsabilità ha certa stampa nel modo in cui è ridotta l’Italia. Poi ci sono giornalisti come Travaglio

Insieme alla bravissima Giorgia Salari e diretto da Valerio Binasco, Travaglio porta in scena il suo ultimo libro: Slurp. Lecchini, cortigiani & penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinati e ci regala uno spettacolo divertente e  irriverente dove la satira descrive con graffiante ironia il sistema mediatico che negli hanni ha contribuito a  propagandare quella che Marco Travaglio definisce come «la peggior classe dirigente del mondo».

Un vero e proprio attacco in chiave satirica una classe di giornalisti, intellettuali e opinionisti, con tanto di esempi e nomi e cognomi, di chi negli anni hanno contribuito  a creare, affermare e a osannare, in un sistema degno della più feroce propaganda, i politici e i manager che negli ultimi 30 anni si sono alternati nel governo del Paese. Uno spettacolo irriverente di oltre 2 ore e mezzo che non annoia, anzi, Marco Travaglio e bravissimo nel dominare il palco e tener viva la scena, alternandosi con Giorgia Salari.

 

Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore.

E. Flaiano

L’uomo forte al potere

La citazione di Flaiano apre lo spettacolo che inizia con un parallelismo, reso meglio da citazioni dei filmati dell‘Istituto Luce e delle cronache del Ministero della Cultura Popolare di mussoliniana memoria, tra le abitudini della stampa del tempo di compiacere e creare l’uomo forte al comando e la figura di Renzi e soprattutto mostra quanto le cose non siano cambiate con il passare degli anni. La narrazione in chiave satirica prosegue poi fino ai giorni nostri, con articoli, filmati e citazioni e l’evidenza di quanto la cattiva abitudine degli italiani di compiacere il potere sia sempre stata presente. Dai democristiani, a Craxi, da Di Pietro a Berlusconi, passando per Prodi, D’alema, fino a Napolitano, Letta, Renzi e Mattarella, Travaglio mostra quanto il confomismo e il servilismo di determinata informazione abbia reso l’Italia, il Paese che è adesso.

Sul palco del Bellini è il miglior Travaglio, ironico e ficcante. Il giornalista ironizza su parte dei suoi colleghi e sulla loro “disponibilità” a essere sempre dalla parte giusta del vento politico.

Slurp fa ridere e riporta gli spettatori in un atmosfera diversa, quando la coscienza della realtà delle cose fa vincere quel conformismo e quell’autolesionismo che ha caratterizzato fino a oggi noi italiani.

Perché se un popolo elegge i politici che merita, lo stesso vale anche per l’informazione. Bisogna solo scegliere bene dove trovare informazioni.

Questo è un modo per sfuggire alla propaganda di regime: la possibilità cioè, grazie alla diffusione di internet, di scegliere il mezzo di informazione che si considera più affidabile e soprattutto grazie ai social, di poter sottoporre alle critiche i direttori dei giornali e i giornalisti stessi che riteniamo troppo asserviti ai potenti.

Perché solo con una maggiore consapevolezza, c’è speranza che la situazione possa cambiare.

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Alla fine dello spettacolo siamo riusciti a fare qualche domanda a Marco Travaglio sul tema del momento, il referendum costituzionale, su cui Travaglio e il giornale di cui è direttore, il Fatto Quotidiano hanno preso una posizione precisa a favore del “no”.

Travaglio cosa succederà secondo lei il 4 dicembre?

Beh secondo i sondaggi il no è avanti di almeno 7 punti quindi dovrebbe, dico dovrebbe, vincere il fronte del no.I sondaggi attualmente sono univoci come credo sia normale, visto che i due blocchi cinque stelle e centro destra sono contro Renzi e quindi dovrebbero avere i numeri per vincere, seguendo lo schema delle amministrative.

Si fida dei sondaggi, dopo le ultime dimostrazioni di poca affidabilità?

I sondaggi sicuramente non sono una certezza, però riprendono le dichiarazioni di voto e se uno dice una cosa e poi vota un’altra li falsa. Ovviamente spero di no, ma finché non lo vedo non ci credo.

Come giudica questa campagna referendaria?

Renzi sta facendo di tutto, in ogni angolo televisivo è presente a raccontare bugie e mi aspetto ancora di tutto e il peggio.

Cosa ne pensa delle dichiarazioni di De Luca?

Meno male che c’è De Luca direi, con le sue uscite ogni volta che parla fa danni e non può far che piacere al fronte del no, uno come De Luca, con le sue gaffe sposta voti, senza considerare che in un Paese normale la gravità di quello che dice, lo dovrebbe portare già lontano da ruoli istituzionali, ma ormai abbiamo capito che in Italia un discorso del genere non vale.

Daniele Maisto
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