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Parigi è sempre una buona idea: anche a San Valentino

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Troppo banale trascorrere il San Valentino a Parigi? Ecco qualche consiglio per rendere unica la vostra esperienza, il 14 febbraio ma anche in qualsiasi altro giorno dell’anno. Bon voyage!

Respirare Parigi conserva l’anima.

E se lo dice Victor Hugo, c’è da fidarsi!

Set cinematografico di capolavori d’autore e commedie romantiche, ambientazione preferita dagli scrittori di ogni tempo e luogo, capitale incontrastata dell’eleganza e dello stile (fatevene una ragione: Milano sarà la capitale della moda, ma l’eleganza, quella innata, è profondamente e intrinsecamente parigina!), Parigi è più che una semplice città: è una filosofia, un’attitudine, un modus vivendi, uno stato d’animo.

Cosa rende Parigi unica?

Fare una lista oggettiva sarebbe impossibile, ma ci sono senza dubbio odori, sapori e sensazioni che nessun altro posto al mondo saprebbe ricreare.

Ad esempio, il suo profumo di baguette nell’aria, misto all’inebriante odore dei macarons e dei burrosi pain au chocolat, che fanno ingrassare ad ogni passo; l’elegante incedere delle parigine, strette nei loro capispalla all’ultima moda (che quasi fanno dimenticare l’unto dei capelli, ahimé!) con quell’aria imbronciata che le rende così sexy; la malinconia della pioggerella che non bagna davvero e che finisce silenziosamente nella Senna; e poi, le luci. Non quelle psichedeliche di Tokio, o esasperate di Times Square; né quelle provocanti, che si riflettono nei canali di Amsterdam: le luci di Parigi rubano tutti i colori del pantone, dal “color autunno” delle sue foglie, alle mille sfumature di rosa dei suoi cieli al tramonto, passando per il luccichio dorato dei suoi palazzi riflessi nelle acque del fiume.

E così, la capitale francese, nonostante la paura generata dai recenti attacchi terroristici, non ha perso un briciolo del suo charme e continua a rimanere in vetta alle classifiche delle città più visitate del mondo.

Qual è il periodo migliore per fare una capatina nella Ville Lumière?

Neppure a questa domanda può darsi una risposta univoca: Parigi è bella sempre, d’inverno come d’estate, ma perché non approfittare di San Valentino per fare un salto in quella che è per definizione la città dell’amore?

E per non rendere il quadretto troppo banale, ecco qualche consiglio per scoprire alcuni lati di questa sorprendente città, valide alternative ai soliti giri “Tour Eiffel-Louvre-Notre Dame-Montmartre”, con un occhio al portafoglio, anzi al porte monnaie.

Mur des je t’aime

Nulla di più romantico che iniziare la visita a quest’originale opera artistica di 10 metri x 4, degli artisti Frédéric Baron e Claire Kito: un muro di 612 piastrelle blu su cui è scritto “Ti amo” in ben 311 lingue e dialetti diversi, in un angolo abbastanza raccolto del pittoresco quartiere di Montmartre (Square Jean Rictus, Metro 2: Abbesses).

Salire sulla Tour Montparnasse

È da qui che si ha la vista più spettacolare di Parigi: dalla Tour Eiffel non si vede la Tour Eiffel! Risparmierete qualche euro rispetto alla celebre torre, e di sicuro eviterete ore lunghissime di file estenuanti: in cambio avrete una vista a 360° sulla città, dall’alto dei 200 metri della Torre, provando anche l’ascensore più veloce d’Europa, che, in soli 38 secondi, vi condurrà fino alla terrazza al 59° piano. (33, Avenue du Maine. Metro 4, 6, 12, 13: Montparnasse).

Museo de l’Orangerie

Ok, andare a Parigi e non visitare il Louvre è un po’ come preparare una maionese senza uova (a proposito, la famosa salsa non è francese, ma spagnola, originaria dell’isola di Minorca): impossibile! Ma se non è la vostra prima visita a Parigi, o semplicemente non avete voglia di fare ore di fila tra i turisti per vedere pochi quadri e con i piedi doloranti, ma non volete rinunciare ad un tocco d’arte, ecco un museo che potrebbe fare al caso vostro. Immerso nel bellissimo Giardino delle Tuileries (a due passi dal Louvre), il museo dell’Orangerie espone le meravigliose – ed enormi – tele delle ninfee di Monet, oltre a capolavori di Picasso, Cézanne, Modigliani e Renoir. Prezzo conveniente, nessuna fila e posizione strategica nel centro città. (Jardin des Tuileris, Metro 1, 8, 12 Concorde o Metro 1 Tuileries).

La Sainte Chapelle

Se per voi le Chiese di Parigi sono essenzialmente due, la Cattedrale di Notre Dame e la Basilica del Sacré Coeur, siete fuori strada. Gioiello dell’architettura gotica, la Sainte Chapelle, patrimonio UNESCO, a due passi da Notre Dame, era la chiesa privata dei sovrani di Francia: bellissime le preziose vetrate e magica l’atmosfera che vi si respira. Visite guidate giornaliere, anche in italiano. (4, Boulevard du Palais. Metro 4 Cité).

Quartiere Belleville

Cosmopolita, popolare e multietnico, Belleville è l’ombelico del mondo di Parigi. Una volta considerato il quartiere dormitorio della città, oggi pullula di giovani parigini e artisti emergenti che fanno dei palazzi grigi la tela perfetta per le forme più vive e colorate della street art. Pieno di mercatini alimentari, vicoli stretti e negozi etnici, da la sensazione di essere una cittadina di provincia, dove staccare la spina e rilassarsi ai ritmi vivaci e allegri delle tante etnie che qui si incrociano. Non per nulla Daniel Pennac vi ha ambientato i suoi romanzi. (20° Arrondissement, Metro 2, 11 Belleville).

Canal Saint Martin

Avete di nuovo voglia di romanticismo e sapori d’altri tempi? Dai romanzi di Pennac, spostatevi alla prima scena del film “Il meraviglioso mondo di Amélie”. Ambientazione perfetta per una passeggiata mattutina o un aperitivo al tramonto coi piedi a penzoloni sulla superficie dell’acqua, il Canale si presenta nella sua veste più magica nel tratto lungo il Quai de Valmy. Qui potrete imbarcarvi per una crociera di due ore e mezza, fino al Parco de La Villette, attraversando il bellissimo ponte levatoio di Crimée. (Metro più vicina 3, 5, 8, 9, 11 République).

Marais e Place des Vosges

La più antica piazza di Parigi, di origini trecentesche, non ha certo bisogno di presentazioni! Eppure, spesso non rientra nelle visite dei turisti italiani che poco conoscono la piazza e il meraviglioso quartiere in cui si trova: il Marais. Un tempo zona esclusivamente ebrea, ne ha tuttora mantenuto l’eleganza e la ricchezza, ma ha acquistato un sapore più vivace, diventando anche l’angolo gay della città nonché il regno dello shopping per le donne in cerca di capi vintage e pezzi ricercati, che qui sono i più belli della città. Cuore del quartiere è la splendida piazza, i cui giardini all’italiana sono racchiusi da porticati su tutti e quattro i lati: è qui che ci sono le più famose gallerie d’arte della città, originali negozi di cappelli e soprattutto la casa in cui Victor Hugo visse all’epoca della stesura de “I Miserabili”. Come a dire: vale il viaggio! (Place des Vosges, Metro 1, Bastille).

Parco des Buttes Chaumont

Meno famoso delle Tuileries o dei Giardini del Lussemburgo, questo parco è il terzo per grandezza della città ed è frequentato prevalentemente dai parigini doc, il che lo rende già un ottimo motivo per visitarlo. Ricchissimo per la flora e la fauna, il vero Central Park di Parigi ha al suo interno la collinetta del Tempio della Sibilla, da cui si può godere una vista unica su Montmartre (1, rue Botzaris. Metro 7b Buttes Chaumont).

Statua della libertà

Per chi non lo sapesse, il monumento simbolo della Grande Mela ha origini francesi. Realizzata a Parigi dall’architetto Eiffel (lo stesso della Torre omonima), la Statua fu regalata dalla Francia agli Stati Uniti nel 1876 in segno di amicizia tra i due popoli in occasione del centenario dalla Dichiarazione d’Indipendenza Americana. Una fedele riproduzione in scala, alta 12 metri, è tuttora visibile all’estremità dell’Allée des Cygne, una deliziosa isoletta artificiale al centro della Senna ai piedi della Tour Eiffel (Allée des Cygnes, RER C Avénue de Président Kennedy).

Promenade Plantée

Esempio di efficiente riconversione urbana che ha ispirato la famosa High Line di New York, la Promenade Plantée è, come suggerisce il nome, una passeggiata alberata nel cuore della città. Primo parco pubblico sopraelevato del mondo, dal 1998 collega Place de la Bastille a Varenne, regalando paesaggi suggestivi e tramonti mozzafiato, per una lunghezza di 4,5 kilometri in cui si alternano architetture moderne e aree verdi, tutto completamente gratuito (Avenue Daumesnil, Metro 1, 14 Gare de Lyon)

Ancora molti altri sarebbero i motivi per visitare quest’incantevole città, che sia la prima volta o la decima. Ma se ancora non avete messo piede nella città di Quasimodo ed Esmeralda, di Nanà e D’Artagnan, di Ratatouille e Lady Oscar, non aspettate oltre: abbandonate gli stereotipi sui cugini d’oltralpe e lasciatevi catturare dalla sua magia.

Come scrisse Hemingway, “ajoutez deux lettres à Paris…c’est le Paradis » (aggiungete due lettere a Parigi…ecco il paradiso).

 

Marika Zirham
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