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Orazio Russo: “Frame…momenti di vita racchiusi in una canzone”

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Orazio Russo è stato tra i fondatori leader e voce dei CAFTUA, band rock tutta catanese nata sul finire degli anni ’80. Con i CAFTUA ha partecipato a tantissimi festival e collaborato on stage con diversi esponenti del panorama rock italiano. Nella discografia della band spiccano featuring con Carmen Consoli, Luca Madonia ed Ivan Cattaneo. Dopo un periodo di pausa con la band, Orazio decide di intraprendere un percorso artistico più intimistico e personale e produce insieme a Riccardo Samperi della T.R.P.Music un primo progetto da solista dal titolo “Greta” brano dedicato ad una donna apparentemente forte, ma dal cuore assolutamente fragile.

Consolidato il rapporto con la Label siciliana T.R.P Vibes, Orazio si presenta al mercato discografico con un nuovo singolo dal titolo “Il tempo che non torna” sugli store digitali dal 17 Dicembre 2021. Successivamente, sempre facenti parte del nuovo album dal titolo “Frame”, sono usciti in rotazione i brani, “Sono diverso” e “Vado via”.

Abbiamo intervistato l’artista in occasione dell’uscita del suo primo album da solista “Frame” ed ecco cosa ci ha raccontato.

Ciao Orazio, partiamo dal tuo nuovo disco “Frame”. Cosa rappresenta per te questo progetto discografico?

Rappresenta l’inizio di un nuovo percorso più intimo…il mettere a nudo la propria anima, senza volere accettare nessun compromesso.

C’è un filo conduttore che lega le tracce della tracklist?

In “FRAME” direi che il tema di unione tra i vari brani, sono i rapporti umani e l’amore in generale…io mi definisco spesso un “cantastorie sentimentale”, mi piace parlare di ciò che vivo oppure semplicemente di ciò che mi viene raccontato …storie di vita vissuta…

C’è un brano a cui sei particolarmente legato o che ha avuto una gestazione emotiva più complessa?

Non proprio…in questo lavoro ogni brano ha segnato un momento particolare della mia vita…direi che nel mio cuore, hanno tutti la stessa importanza.

Come è nato il nuovo singolo “Gennaio è un eterno lunedì”?

La musica è nata di getto in sala prova…cazzeggiando con la chitarra, ho iniziato a suonare il riff centrale e poi i miei musicisti, con cui suono da molto tempo e con cui ho una forte empatia, hanno perfettamente collaborato nell’arrangiamento che pian piano prendeva forma nella mia mente, fino alla realizzazione del brano…il testo invece, come dice la canzone stessa, un lunedì notte di un mese di Gennaio freddissimo.

Come artista, quanto è importante la ricerca e la sperimentazione di nuove sonorità?

Direi fondamentale…mi piace molto sperimentare nuovi suoni con sintetizzatori e delay.

Prossimi impegni?

Adesso sto lavorando alla stesura dei brani che verranno inseriti nel mio nuovo lavoro discografico che inizierò a registrare tra qualche mese e nel frattempo, con la mia band, stiamo preparando i live per la promozione di “FRAME”.

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