il Salvadanaio 

La piramide delle priorità per i nostri risparmi

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Avete mai sentito parlare della piramide alimentare?

E’ una piramide che sintetizza le necessità qualitative e quantitative del nostro organismo da tener presenti per una corretta alimentazione. Si tratta di uno schema piramidale con al vertice i cibi da consumare occasionalmente e alla base gli alimenti – fondamentali, appunto – che, consumati quotidianamente, hanno dato prova di avere un effetto positivo sulla salute dell’uomo.

Quanti di noi si dichiarano attenti a consumare pasti equilibrati, ma nella realtà, quanti lo fanno davvero?

Non mangiamo forse al contrario di come dovremmo fare? Tanta carne, molti dolci, troppi grassi, poca frutta e verdura.

Anche in finanza ci comportiamo esattamente come a tavola. Pieni di buoni propositi, ma incapaci di metterli in pratica. Siamo pienamente consapevoli che le esigenze di lungo periodo richiedono la maggior parte delle nostre risorse finanziarie.

Basti pensare all’impegno finanziario necessario per l’acquisto di una nuova casa, alla necessità di mantenere inalterato nel tempo il nostro tenore di vita, al futuro dei nostri figli, per assicurare loro un percorso di studi efficace o per consentirgli di avviare un’attività imprenditoriale.

Eppure, l’attenzione agli investimenti di medio/lungo periodo è ancora molto bassa, mentre risultano sproporzionate le soluzioni adottate per rispondere alle esigenze quotidiane. 

La liquidità “parcheggiata” sui conti correnti, secondo i dati Banca d’Italia circa 1.400 miliardi di euro, pari ad oltre un terzo dell’intera ricchezza degli italiani, non rappresenta certamente il modo più coerente per rispondere alle nostre necessità.

Insomma, ci focalizziamo molto e solo sul breve periodo.

Agendo quasi da miopi, adoperiamo strumenti finanziari di breve termine, come il conto corrente, per coprire esigenze e bisogni di medio/lungo periodo.  Ecco perché è necessario concentrarci sui nostri comportamenti e non dimenticare che ciò che saremo domani dipende dalle nostre scelte di oggi. Siamo un popolo di risparmiatori, ma non siamo ancora riusciti a diventare un popolo di investitori.

Eppure, la prima cosa cosa da fare è sicuramente risparmiare, prestando particolare attenzione al budget familiare, ma soprattutto investire ciò che si è riusciti, anche con fatica, ad accantonare.

E bisognerebbe farlo da subito, da giovani, in modo da sfruttare la leva dell’interesse composto, quella che Einstein definiva l’ottava meraviglia del mondo, l’effetto moltiplicatore degli interessi che generano, a loro volta, altri interessi. E bisognerebbe farlo anche da “diversamente giovani”, visto che la vita si allunga ed una persona di 60 anni, oggi, ha davanti a sé almeno altri 20/25 anni di vita.

Bisognerebbe iniziare a parlare meno dei propri soldi e più di noi stessi e dei nostri obiettivi, rivolgendoci ad un professionista capace di trasformare i nostri progetti di vita in strumenti finanziari, che sappia prescriverci una dieta finanziaria corretta ed adeguata alle nostre specifiche esigenze.

Bisognerebbe solo iniziare.

Perché non provarci?

Massimo Minichiello

Consulente Finanziario

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