Fontana di Trevi - RomaNews 

Le lotterie a sostegno delle più belle opere d’arte.

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Il gioco apre la porta al sogno di vincere un premio importante, ma non tutti sanno che apre anche le porte alla cultura per mezzo delle lotterie, che vengono in soccorso al patrimonio artistico italiano. Attraverso un modesto investimento sostenuto dai giocatori, che ogni settimana tentano la fortuna in ricevitoria o sui siti di gioco online autorizzati (ultimo arrivato Lottoland) viene donato allo Stato un contributo destinato a finanziare i lavori di recupero del patrimonio artistico italiano.

Per effetto della legge n°662 del 1996, grazie alla quale una parte del ricavato proveniente dal gioco del Lotto viene destinato alla salvaguardia dei beni culturali, in Italia sono stati recuperati e ristrutturati parecchi monumenti dal valore storico e artistico inestimabile.

Tra le opere d’arte “rivalutate” dal gioco del Lotto si annoverano con orgoglio: il teatro greco di Siracusa, il palazzo ducale di Mantova, il Pantheon di Roma, la galleria degli Uffizi a Firenze e gli affreschi di Giotto a Padova. La somma accantonata e versata ogni tre anni al Ministero per i Beni e le Attività Culturali è pari a 500 milioni di euro, che vengono puntualmente utilizzati per il restauro di edifici importanti oppure per il recupero di monumenti meno conosciuti ma non per questo meno ricchi di contenuti storici e artistici.

Dalla cospicua entità di questa cifra si evince che le lotterie sono i più importanti mecenati delle arti in Italia; infatti attraverso le entrate provenienti dal Lotto è stato dato un notevole contributo per portare a termine anche altri progetti importanti come l’ampliamento del museo Egizio di Torino, la riapertura della Domus Aurea a Roma, il recupero del Museo di Arte Orientale a Venezia e il completamento della Certosa di San Martino a Napoli. Il recupero del patrimonio artistico è utile per conoscere la storia della nostra penisola e il singolare legame tra gioco e cultura risale alle origini della lotteria, basti pensare che nel ‘600 papa Innocenzo XII impiegò le entrate del Lotto per completare palazzo di Montecitorio che ospita ormai da anni la Camera dei Deputati. Sulla scia della scelta del suo predecessore, durante il secolo successivo papa Clemente XII utilizzò i proventi derivanti dal gioco del Lotto per la costruzione di opere pubbliche; grazie alla sua iniziativa possiamo ammirare la splendida fontana di Trevi.

Le fonti storiche aiutano il lettore a capire che la legge n° 662 del 1996 non ha fatto altro che rinnovare e regolamentare, a distanza di secoli, il rapporto tra gioco, arte e cultura. Da quando la legge è entrata in vigore il denaro proveniente dalle giocate effettuate alla lotteria è stato distribuito in modo uniforme tra nord e sud rendendo possibile l’apertura di oltre seicento cantieri, alcuni dei quali ancora in corso. Il recupero dei piccoli e grandi tesori dell’arte italiana ha avuto importanti ricadute sull’economia dei luoghi in cui si trovano rendendoli meta di turismo da parte di tutti gli appassionati di storia dell’arte. Oltre a contribuire al restauro dei monumenti, le società italiane e straniere che gestiscono le lotterie si occupano anche di promuoverli organizzando all’interno degli stessi delle manifestazioni culturali o delle serate di beneficenza per un ulteriore raccolta di fondi a favore delle fasce più deboli.

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