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Musica come emozione, musica come vita. Room 2401 di Giulia Mazzoni

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Musica come emozione, musica come vita, questa la visione di Giulia Mazzoni, pianista fresca della sua vittoria del Premio Ciampi e che, nel suo primo album Room 2401, riesce ad esprimere in maniera chiara attraverso le note delle sue melodie.

Room 2041 rappresenta una sorta di diario personale che esprime al meglio l’anima vivace e ribelle, per quanto possibile, dell’artista. La copertina gialla che mette in primo piano il volto e lo sguardo penetrante di Giulia Mazzoni, non sembra inizialmente rappresentare la musica che viene effettivamente suonata. In pieno stile “l’abito non fa il monaco”, l’album sorprende ed esalta le 15 tracce che contiene.

Le tracce contenute nell’album si dividono tra quelle composte dalla stessa Giulia Mazzoni e quelle che invece sono degli omaggi, come The departure, suonata insieme a Micheal Nyman, Get Lucky e Truman’s Sleep, che fanno parte dei bonus tracks. Le altre sono melodie che ripercorrono momenti della vita di Giulia e li raccontano secondo la sua visione. Si parte da Winter’s Dream, che rappresenta il desiderio di volersi riprendere la propria vita in un inverno che gela l’anima, per arrivare a Room 2041, traccia omonima dell’album, che rappresenta il momento in cui l’artista è riuscita a trovare la stanza in cui chiudersi per poter emozionarsi ed emozionare; e ancora da Ellis Island, brano che si propone di ricordare tutti i migranti verso gli Stati Uniti in cerca di un futuro migliore, a Daughter’s Moon, in cui si immagina una figlia della luna sognatrice, creativa e testarda come l’autrice dell’album e a Dinosaur on a Cheese Planet, un pezzo invece surrealista.

In conclusione, nonostante le tracce partano da idee diverse tra loro, prendono forma e si accomunano nell’unico modo attraverso il quale Giulia Mazzoni riesce ad esprimere le proprie emozioni, il pianoforte, con il quale si sente a casa e grazie al quale si sente libera.

 

 

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