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FARCISENTIRE FESTIVAL – XII Edizione

7, 8 e 9 Luglio 2017 – Start h 21:30

Il festival di Scisciano, fatto da giovani e per i giovani, giunge alla sua dodicesima edizione, passando da due a tre giorni di programmazione: oltre al consueto spazio dedicato alle band emergenti – tra cui quella uscita vincitrice dal contest tenutosi al Freqency di Pomigliano d’Arco, “Le Vacanze” –, sono tre, dunque, i nomi di punta del panorama indipendente a brillare nel cartellone del FarciSentire 2017.

Si comincia venerdì 7 luglio con una tra le più conclamate realtà della scena rock italiana, la band pisana, in circolazione già dai primi Anni Novanta, The Zen Circus: capitanato dal cantante Andrea Appino, il gruppo dal background folk-punk promette uno spettacolo trascinante per i fan di vecchia data come per quelli dell’ultima ora. In apertura al concerto, si alterneranno sul palco Fiori di Cadillac ed I Botanici. Il festival prosegue, sabato 8 luglio, con il live di altri artisti, che meritano di essere annoverati tra i migliori performer dell’indie-rock italiano di nuova generazione: si tratta dei perugini Fast Animals and Slow Kids, che tra echi grunge e punk presenteranno il loro ultimo album, “Forse non è la felicità”. Anche per la seconda serata non mancherà l’opening, affidato, questa volta, a Due minuti d’odio e La Festa.

Il FarciSentire 2017 chiude poi in bellezza, domenica 9 luglio, con il gruppo tra i più virali della stagione appena trascorsa, grazie al singolo “Vita sociale”: band finalista nel 2015 agli Mtv Music Awards Italia, Canova esprime un rock che vira verso quel pop dai testi mai banali, come testimoniato dai nove brani che compongono il disco “Avete ragione tutti”. Aprono il concerto dei milanesi, invece, i nostrani Blindur e Le Vacanze.

Ingresso gratuito.

PROGRAMMA

Venerdì 7 luglio

The Zen Circus

Le tre realtà discografiche più creative ed di spicco del panorama indipendente italiano formano un inedito dream team per il nuovo disco degli Zen Circus. Ormai Appino, Ufo e Karim sono una certezza del Rock indipendente Italiano, che da circa una decade contemporaneamente unisce e divide il pubblico. Toscanacci, ma non diteglielo mai. Hanno cominciato suonando per le strade un Folk-Punk che in Italia non si era mai visto. Debitori agli esordi degli statunitensi Violent Femmes, paragone costante che hanno combattuto negli anni facendo dischi sempre diversi e finendo poi negli ultimi anni per suonarci assieme come membri aggiunti e prendendo Brian Ritchie come quarto membro per scrivere un disco a quattro mani che poi è l’ultima uscita: Villa Inferno. Di quest’ultimo capitolo se ne è parlato non poco nel 2008. Un gruppo Italiano che collabora con tre delle figure più seminali della storia del rock mondiale (Violent femmes, Talking Heads, Pixies) non è cosa da poco. Ma ciò nonostante gli Zen rimangono sempre nel limbo di una fama nazionale che non è ancora major ma nemmeno più indie. Che sia la loro salvezza? Al ritorno dal tour Australiano, dove sono stati headliner insieme a gente come Nick Cave, quando tutti pensavano che l’estero li avrebbe ammaliati e ce li avrebbe portati via loro scrivono: “Ci è venuta una voglia matta di tornare in Italia, finire il disco nuovo dedicato al questo paese morente che abbiamo girato in lungo e largo, in ogni pertugio, villaggio, città.” Una realtà live devastante infatti che veramente non si ferma mai. A dimostrarlo il tour di Villa Inferno: l’ultima data è a Settembre 2009, che è contemporaneamente il mese di uscita di questo nuovo capitolo Andate Tutti Affanculo il primo disco tutto in Italiano, richiesto a gran voce da tutti coloro che in Figlio di Puttana e Vent’Anni hanno trovato la nuova via per gli Zen del futuro. Per gli Zen nazionalpopolari. E loro lo fanno, il disco in Italiano, ma lo chiamano così. Ci prendono tutti per il culo? Può darsi ma che male ci sarebbe? D’altronde lo dicono chiaramente: mai prendersi troppo sul serio. Ma questo nuovo capitolo, quando lo ascolterete, lo troverete dannatamente serio. Andate Tutti Affanculo è un disco Italianissimo fatto da una band internazionale. E’ la vera mediazione fra il punk rock americano stralunato da cui provengono gli Zen e un cantautorato nazionale che potremmo definire una mezza via fra il primo Lucio Dalla, Piero Ciampi e Rino Gaetano. Ed il giovane De Andrè innamorato di Brassens. Ed il Beat dei bei tempi andati. Insomma il melting-pot continua; non ci saranno quattro lingue questa volta, ma la capacità di mescolare influenze di alto livello con la proprio personalità – al solito – regna sovrana. E collaborano di nuovo: nel disco troverete la voce di Nada, le chitarre di Giorgio Canali (CSI, PGR, Rossofuoco, Le Luci Della Centrale Elettrica) il sempiterno Brian Richie e l’immaginario di Davide Toffolo (T.A.R.M.) il tutto inscatolato dal Produttore Manuele “Max Stirner” Fusaroli che dagli studi NHQ di Ferrara negli ultimi anni ha portato nelle nostre case, in silenzio, alcuni fra i migliori dischi della scena indipendente Italiana, da Le Luci aka Vasco Brondi, a Tre Allegri Ragazzi Morti, Giorgio Canali, Bugo e tanti tanti altri. Insomma hanno suonato con tutti, ovunque: italiani e stranieri. Le loro storie sono fiabe disincantate, la loro biografia sembra un libro sul Punk ’77, i commenti su di loro sempre in bilico fra amore ed odio. Tutti li conoscono ma molti se ne vegognano: Troppo diretti? Troppo veri? Di certo non pagano dazio al rock italiano ’90. Scordatevi quindi parole ricercate e citazionismi colti. Scordatevi paure e dolcezza: nel circo zen trovate solo rabbia, odio, amore disperato, voglia di vivere e morire. I Pagliacci ubriachi del proletariato del duemila. Sì, quella parola dimenticata: Proletariato aggiornato ai tempi di Internet. Rassegnatevi, questo paese forse troppo piccolo o forse mai piccolo abbastanza per loro, piano piano comincia a puzzare di Circo Zen. E non c’è solo il punk, l’energia vitale del rock per necessità. C’è la poesia con gli occhi lucidi, le rive dei fiumi che dividono, le città troppo ubriache di notte e troppo serie di giorno. La sconfitta di un paese che prende a calci in faccia i propri pregi. Concludiamo citandoli: “Non vi libererete tanto facilmente di noi!”

Gli Zen Circus (anche detti The Zen Circus) sono un gruppo rock italiano composto da Andrea Appino, Karim Qqru e Massimiliano “Ufo” Schiavelli. Fu fondato nel 1994 a Pisa da Andrea Appino e Marcello Bruzzi.

https://www.facebook.com/thezencircus/

Opening: Fiori di Cadillac – I Botanici

 

Sabato 8 luglio

FASK

I Fast Animals and Slow Kids, spesso abbreviato in FASK, sono un gruppo musicale alternative rock italiano, formatosi a Perugia nel 2007.

Il progetto Fast Animals and Slow Kids nasce a Perugia alla fine del 2008, quando quattro musicisti amici (Aimone Romizi, Alessandro Guercini, Alessio Mingoli e Jacopo Gigliotti) decidono di fondare un gruppo per puro divertimento, dove poter sfogare le proprie pulsioni musicali ancora non totalmente espresse nelle rispettive precedenti band. Iniziano così a scrivere canzoni in inglese e a provare insieme. Dopo aver tenuto qualche concerto nei dintorni della provincia di Perugia, scrivono i primi pezzi in italiano nel 2009, quando registrano l’EP Questo è un cioccolatino (To Lose La Track), stampato da Luca Benni. Nel corso del 2010 aprono i concerti di band come Zen Circus, Il Teatro degli Orrori, Futureheads e Ministri. In estate partecipano e vincono il contest di Italia Wave Love Festival come miglior gruppo emergente italiano.

Dopo una lunga tournée, registrano nel febbraio 2011 il loro primo album Cavalli, prodotto da Andrea Appino (frontman dei toscani Zen Circus) e pubblicato dall’etichetta Iceforeveryone, di proprietà proprio degli Zen Circus. Il disco, pubblicato nel novembre seguente, è stato registrato da Giulio Favero al Sam Studio di Lari e ha consentito al gruppo di farsi notare all’interno dell’ambiente indipendente musicale italiano, partecipando tra l’altro a diverse rassegne del settore.

Nell’ottobre 2012, con Andrea Marmorini e Jacopo Gigliotti alla produzione, registrano al Macchione studio (ai confini tra Toscana ed Umbria, tra Montepulciano e Chiusi), il loro secondo disco. L’album si chiama Hýbris (pronunciato “Iubris”) e viene pubblicato il 18 marzo 2013 da Woodworm (con distribuzione Audioglobe e To Lose La Track per il vinile).

Nel dicembre 2013 il singolo A cosa ci serve vince il Trofeo Rockit come migliore canzone italiana secondo i lettori del sito e contestualmente risulta essere la canzone dell’anno anche secondo i redattori del magazine online. Nello stesso periodo il disco riceve anche il riconoscimento di migliore album italiano per il lettori di xl-la repubblica.

Nell’aprile 2014 si è concluso il tour invernale della band composto da 105 concerti in tutta Italia.

Nel giugno dello stesso anno il gruppo ha partecipato alla decima edizione del MI AMI 2014. festival italiano dedicato alla musica indipendente; nello stesso mese ha anche suonato come band d’apertura allo Sherwood Festival 2014 a Padova.

Nell’agosto 2014 compaiono sulla copertina della rivista musicale ExitWell, con un articolo sul loro nuovo album in uscita: un nuovo e terzo disco, Alaska, prodotto sotto l’etichetta Woodworm viene pubblicato ufficialmente il 3 ottobre 2014.

Il 21 settembre per la trasmissione Snatura Rock di radio Sherwood viene rilasciata un’intervista dal cantante, Aimone Romizi, e in esclusiva viene trasmesso online l’inedito Il Mare Davanti.

Il 23 settembre viene pubblicato il primo singolo estratto da Alaska: Come reagire al presente, lanciato sul web con un video musicale.

Dal primo Ottobre la webzine di musica indipendente Rockit ha dato la possibilità, per 2 giorni, di ascoltare in streaming in anteprima l’intero album sul suo sito web.

Dopo la pubblicazione ufficiale nel giro di poche ore Alaska è il disco “alternative” su Itunes più venduto in Italia. A novembre 2014 è partito il Tour Alaska registrando parecchie date sold-out. Il tour sarà portato a termine verso i primi mesi del 2016. Allo scoccare della mezzanotte del 16 dicembre 2016 pubblicano il nuovo singolo Annabelle. Il 21 dicembre, in seguito, annunciano in via ufficiale l’uscita del loro nuovo album Forse non è la felicità, prevista per il 3 febbraio 2017. Il tour prende inizio il 4 marzo al Karemaski-multartlab di Arezzo. Ad accompagnare il gruppo Daniele Ghiandoni alle tastiere.

https://www.facebook.com/fastanimalsandslowkids/

Opening: Due minuti d’odio – La festa

Domenica 9 luglio

Canova

Nottambuli, libertini, schietti. Chitarre, tastiere, canzoni e sigarette. I Canova sono una band milanese.

Nel 2015 sono band finalista all’Mtv Music Awards Italia nella categoria “best new generation”. “Avete ragione tutti” (@maciste dischi) è il loro album d’esordio e viene presentato in esclusiva streaming su rockit.it. “Vita Sociale”, secondo estratto ufficiale dopo “Portovenere”, è presentato in anteprima su Rolling Stone. Pochi giorno dopo l’uscita sui circuiti digitali, “Vita Sociale” è la canzone più ascoltata in Italia su Spotify, dominando per una settimana la classifica “Top 50 Viral Italia”.

https://www.facebook.com/Canovalaband/?fref=ts

Opening: Blindur – Le Vacanze

AREA FOOD -> a cura del pub, birroteca 10 hp di Marigliano NA

Arts AREA -> Live painting con introduzione alla 1a edizione del PREMIO CICCIO CAPASSO

Media partner: LE RANE, ROCKON.IT, SENTIREASCOLTARE, MUSICCOASTTOCOAST, L’INDIEPENDENTE RADIO AVELLA, RADIO BOONZO, RADIO BAIANO, E SEI TUTTO L ‘INDIE DI CUI HO BISOGNO.

Patrocinio del Comune di Scisciano e EAV.

Sito WEB: www.farcisentire.it

Pagina FB: www.facebook.com/farcisentirefestival/

Evento FB: www.facebook.com/events/343255696031618/

FARCISENTIRE FESTIVAL 2017

Stazione Circumvesuviana Scisciano (NA)

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