Convivenza Arcade - Jocelyn PulsarInterviste 

Convivenza Arcade. Cosa accade dopo che l’eroe ha salvato la principessa

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Com’ è nato Jocelyn Pulsar e come mai avete deciso di chiamarvi in questo modo?

Quando decidemmo di chiamarci Pulsar (era il titolo di una vecchia nostra canzone) scoprimmo dopo un po’ di mesi che esisteva dalle nostre parti un altro gruppo con lo stesso nome: avendo anche già stampato delle cose cercammo di mantenere la parola “Pulsar” però aggiungendovi qualcosa di fianco, per distinguerci e non dovere buttare via tutto: scoprii che la scopritrice delle Pulsar si chiamava Jocelyn Bell Burnell, e da qui il nome.

 

A quali artisti vi ispirate maggiormente?

Sicuramente il cantautorato italiano a molti livelli, partendo da De Gregori e arrivano a Bugo: a questo unirei una certa attenzione a gruppi come i Pavement.

 

Com’ è nata l’ idea dell’ album Convivenza Arcade?

Principalmente dall’esperienza della convivenza, con tutte le sue dinamiche: si tratta quindi di un disco fortemente autobiografico.

 

Com’ è nata l’ idea di fondere un supereroe dei videogame con la vita di tutti i giorni?

Sono sempre stato amante dei videogiochi arcade, quelli anni’80 e ’90, dove spesso c’ è un eroe e una principessa da salvare. Ecco, mi sono chiesto che cosa avvenisse dopo il salvataggio, quando il gioco finisce ma la vita continua.

 

In due canzoni fate riferimento al calcio. Quanto è importante nella vostra vita e nella vostra musica?

In effetti sono almeno 4 le canzoni che, negli anni, hanno fatto riferimento al calcio: lo trovo una interessante metafora della vita, inoltre è uno sport molto popolare ed è facile che chi ascolta sappia di cosa sto parlando.

 

In Bella Coppia e Domani mi sposo parlate di un amore quasi inconsapevole di ciò che lo aspetta. Come vi ponete nei confronti dell’amore?

E’ la verità, almeno quando le ho scritte: stava per succedere esattamente quello di cui scrivo, e poi il 4 Giugno del 2016 mi sono effettivamente sposato: come ho detto, è un disco molto personale.

 

L’ indie è un genere che nel panorama musicale italiano spesso non riesce a ricoprire il posto che merita. Cosa potrebbe portarlo alla ribalta?

Ritengo al contrario che l’ indie stia vivendo un periodo di sovraesposizione che non gli giova: sta iniziando ad assomigliare a tutto ciò che per anni ha cercato accuratamente di evitare.

 

Si è appena concluso il Festival di Sanremo tra innumerevoli polemiche. Quali sono le vostre impressioni riguardanti il Festival?

Non mi è piaciuto, a parte qualche canzone (quella di Samuel per esempio): è però uno spettacolo per famiglie, se lo vivi con questo spirito allora va benissimo.

 

Quali sono i vostri progetti futuri?

A Maggio divento babbo, poi si vedrà…

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