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Le chiavi del mio mondo. On line il nuovo video di Leonardo La Macchia

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Se Leonardo apre le porte del suo mondo
DAL 9 MAGGIO LEONARDO LAMACCHIA IN RADIO E SUI DIGITAL STORE CON LE CHIAVI DEL MIO MONDO

LE CHIAVI DEL MIO MONDO DI LEONARDO LAMACCHIA: UNA CANZONE E UN VIDEO CHE RACCONTANO CON LEGGEREZZA E IRONIA LE INQUIETUDINI DEL QUOTIDIANO

Dopo Ciò che resta, brano col quale Leonardo Lamacchia è arrivato finalista a Sanremo tra le Nuove Proposte del Festival della Canzone Italiana 2017, dal 9 maggio è disponibile sui digital store e in radio Le chiavi del mio mondo, secondo singolo estratto dall’album Ciò che resta (OTRlive/Universal Music It.).

Leonardo è giovanissimo e il testo di Le chiavi del mio mondo racconta il disorientamento, la vulnerabilità, il senso di inadeguatezza che sono epocali nell’universo fluido del XXI secolo, ma anche generazionali per un ventenne. Nella canzone – come nel bel video che lo ritrae in balia di un temporale sulle coste pugliesi a lui tanto care – il vacillare dei punti di riferimento, questo “Camminare senza gravità” sono vissuti anche con leggerezza e divertimento: diventano un gioco, evocano un vecchio che lo consola dall’altra parte dello specchio, si trasformano in una buffa allucinazione che proietta Leonardo in messaggi promozionali televisivi e film noir anni Quaranta.
D’altra parte, rispetto alla canzone sanremese, ne Le chiavi del mio mondo i suoni si tingono di elettronica, il ritmo accelera e la musica avvolge in un velo di ironia il testo della canzone (testo e musica sono di Gianni Pollex).

Leonardo, coautore delle sue canzoni oltre che interprete, scrive partendo dal pianoforte; ha solo 23 anni ed ha scelto la musica come linguaggio attraverso cui narrare il suo vissuto, filtrare i sentimenti, affrontare le fragilità. Ma la storia d’amore tra lui e la musica inizia molto lontano: cantare a sei anni in un coro di voci bianche era per lui un modo per sentire la propria voce amplificata, più forte, sorprendentemente bella e maestosa.
Poi la voce è diventata baritonale senza perdere la lucentezza iniziale ed ancora dodicenne, Leonardo ha iniziato a sognare di calcare i palchi da solista; così ha intrapreso lo studio del pianoforte, si è avvicinato – curioso e impaziente di crescere – a tantissimi generi musicali diversi: la musica classica e lirica, il rock e l’indie-rock, la musica d’autore italiana e francese. Adolescente è salito sul palcoscenico del Teatro Petruzzelli di Bari ed ha capito che nutrire quel sogno, custodire quella bolla magica nella quale era appena entrato, sarebbe stato l’obiettivo della sua vita.

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