Brescia Photo FestivalAppuntamenti 

Al Brescia Photo Festival incontri e workshop con i grandi della fotografia

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Brescia Photo Festival 2017
People
Brescia, Museo di Santa Giulia, MOCA e altre sedi
7 – 12 marzo. Grandi mostre sino al 3 settembre

Incontri con i fotografi

 

In occasione del Brescia Photo Festival l’ ’opportunità di un contatto diretto con i grandi maestri della fotografia. 8 conferenze 1 workshop esclusivo. Per un Festival condivisione, diffuso in città.

Il festival prevede due sedi principali, il Museo di Santa Giulia e il MO.CA. dove saranno radunate le grandi mostre. Un ruolo importante avrà anche il “Il Festival in città” con un ricco programma di esposizioni nelle gallerie e in altri spazi privati della città. In questo contesto non potevano mancare gli incontri con i grandi fotografi, anch’’essi diffusi su tutta la città.

Ulteriori informazioni ed immagini: www.studioeseci.net

CONFERENZE CON I FOTOGRAFI

MERCOLEDÌ 8 MARZO PRESSO MO.CA. – VIA MORETTO 78, BRESCIA
FRANCESCO CITO – 18:00
Francesco Cito, è nato a Napoli il 5 maggio 1949, interrotti gli studi si trasferisce a Londra nel 1972 per dedicarsi alla fotografia. L’inizio in campo fotografico avviene con l’assunzione da parte di un settimanale di musica pop-rock (Radio Guide mag.). Esplorando l’Inghilterra fotografa i concerti e vari personaggi del mondo della musica leggera. In seguito, divenuto fotografo free-lance, inizia a collaborare con The Sunday Times, che gli dedica la prima copertina per il reportage “La Mattanza”. Successivamente collabora anche con L’Observer mag.

GIOVEDÌ 9 MARZO – PRESSO AUDITORIUM SANTA GIULIA – VIA PIAMARTA 4, BRESCIA
JASON SCHMIDT – 21:00 -ENGLISH
Jason Schmidt è un fotografo americano, noto per i suoi ritratti di artisti e personaggi del mondo della cultura. Durante gli ultimi vent’anni Jason Schmidt ha perseguito un ambizioso progetto fotografico, ritraendo oltre cinquecento tra i più importanti artisti internazionali a lui contemporanei. La maggior parte delle sue fotografie sono conservate nella raccolta “Artists” che include un ampio ventaglio di ritratti di artisti quali John Baldassarri, Maurizio Cattelan, ed emergenti come Ryan Trecartin e Servane Mary.

VENERDÌ 10 MARZO – PRESSO AUDITORIUM SANTA GIULIA, VIA PIAMARTA 4, BRESCIA
MONIKA BULAJ – 21:00
Monika Bulaj è nata in Polonia dove ha studiato filologia polacca all’Università di Varsavia, si è stabilita in Italia dal 1993. Nel 1985 ha cominciato a fare le sue prime ricerche in Polonia sulle minoranze etniche e religiose e in particolare sui Lemki, la memoria ebraica e gli zingari. Ha poi spostato il suo campo di ricerca nell’Europa orientale, nel Caucaso, in Medio Oriente, in Africa settentrionale, nell’’altipiano iranico, in Asia centrale e in Russia. Nel 2014 ha ricevuto il Premio Nazionale Nonviolenza per la sua attività di fotografa, reporter e documentarista, capace di mettere in luce l’umanità esistente nei confini più nascosti eppure evidenti della terra.

SABATO 11 MARZO, PRESSO MO.CA. – VIA MORETTO 78, BRESCIA
NINO MIGLIORI – 16:00
Nino Miglioro inizia a fotografare nel 1948, nell’’immediato dopoguerra si avvicina al circolo fotografico Bolognese e inaugura un’intensa attività che si svilupperà sempre su differenti paralleli canali di ricerca. Fin dall’inizio il suo operare è ricco di molteplici esplorazioni: sperimentazione, fotografia formalista, realista, muri cioè temi, soggetti, motivi, linee di ricerca che in parte continueranno a caratterizzare il suo lavoro sino ad oggi. Ad una produzione fotografica vicina alla straight Photogaphy affianca infatti, già dal 1948, sperimentazioni come le “Ossidazioni”, i “Pirogrammi”, i “Clichés verres”, che ne fanno uno dei più interessanti autori post Bauhaus della fotografia mondiale. Negli anni cinquanta insieme agli amici Tancredi, Emilio Vedova frequenta il salotto di Peggy Guggenheim a Venezia ed è a quegli incontri che trova sostegno e affinità culturale.

SABATO 11 MARZO, PRESSO MO.CA. – VIA MORETTO 78, BRESCIA
ULIANO LUCAS – 18:00
Noto per aver realizzato per decenni reportage per importanti giornali e riviste italiane, dopo il sessantotto, documenta con ampi servizi la realtà e le contraddizioni del proprio tempo. Sono noti anche i suoi reportage su scenari di guerra: dal Portogallo del dittatore António de Oliveira Salazar alle guerre di liberazione in Africa, dell’Angola alle cruente e spietate guerre jugoslave, con reportage sulle martoriate Mostar nel 1992 e Sarajevo nel 1993.

DOMENICA 12 MARZO, PRESSO MO.CA. – VIA MORETTO 78, BRESCIA
GIANNI BERENGO GARDIN – 16:00
Ha iniziato dal 1954 ad occuparsi di fotografia. Inizia la sua carriera di fotoreporter nel 1965, quando lavora per Il Mondo di Mario Pannunzio. Negli anni a venire collabora con le maggiori testate nazionali e internazionali come Domus, Epoca, Le Figaro, L’Espresso, Time, Stern.
Il suo modo caratteristico di fotografare, il suo occhio attento al mondo e alle diverse realtà, dall’architettura al paesaggio, alla vita quotidiana, gli hanno decretato il successo internazionale. Molte delle più incisive fotografie pubblicitarie utilizzate negli ultimi cinquant’anni provengono dal suo archivio.
Berengo Gardin ha esposto le sue foto in centinaia di mostre in diverse parti del mondo: il Museum of Modern Art di New York, la George Eastman House di Rochester, la Biblioteca Nazionale di Parigi, gli Incontri Internazionali di Arles, il Mois de la Photo di Parigi, le mostre dei centri commerciali FNAC.

DOMENICA 12 MARZO, PRESSO MO.CA. – VIA MORETTO 78, BRESCIA
FRANCO FONTANA – ORE 18:00
Franco Fontana inizia a fotografare nel 1961. Frequentatore dei “Fotoclub”, la sua attività è prevalentemente amatoriale, anche se svolge ricerche estetiche su vari temi. Molto rilevanti saranno le ricerche dedicate all’espressione astratta del colore, svolte in un periodo in cui l’astrattismo in fotografia era da ricercarsi esclusivamente nel bianco e nero.
Nel 1963 espone alla Terza Biennale Internazionale del Colore a Vienna; l’anno dopo Popular Photography gli pubblica, per la prima volta, un portfolio con testo di Piero Racanicchi. Tiene le prime esposizioni personali nel 1965 a Torino (Società fotografica Subalpina) e nel 1968 a Modena (Galleria della Sala di Cultura). L’esposizione nella città natale segna una svolta nella sua ricerca.
La sua complessa attività e il rilievo internazionale della sua produzione possono essere compendiati in alcune cifre.

DURATA: SABATO 11 MARZO – DOMENICA 12 MARZO
PRESSO “LA STANZA DELLE BICICLETTE” – VIA DELLE BATTAGLIE 12, BRESCIA
MONIKA BULAJ – “LA SCRITTURA CREATIVA E NON-FICTION DEL REALE”, WORKSHOP

Mettersi in discussione, con al centro l’attenzione pura, quasi infantile, profondamente intuitiva, alla realtà. La fotografia è per me una questione di impegno, di pratica, di meditazione, di sensibilità e di pazienza. Partire dalla base, dai punti cardinali dell’immagine: il Tempo e lo Spazio, in senso filosofico, visivo e tecnico. Come ritagliare, inquadrare, selezionare il reale, quindi dello Sguardo,
della soggettività. Analisi del vostro portfolio, dei maestri, del mio lavoro. Studiare assieme la drammaturgia, la composizione, il ritmo, le sequenze, i contrappunti, la grafica dei vostri progetti. Verità e mistero nella fotografia. Vostra percezione e sensibilità; vedere la realtà senza trasformarla, senza influenzarla e senza mentire (etica nel reportage, onestà, questioni
morali in post-produzione); evoluzione del reportage; legame del fotoreportage con la scrittura, il cinema, la poesia, il teatro, la narrativa.

MARTEDÌ 14 MARZO, PRESSO LABA – VIA DON GIACOMO VENDER 66, BRESCIA
OLIVIERO TOSCANI – INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO LABA ORE 11:00

Martedì 14 marzo alle ore 11 nell’aula magna della sede centrale della LABA in via Don G. Vender, 66 a Brescia, verrà conferita la Laurea Honoris Causa a Oliviero Toscani, ospite speciale per la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2016/17.
Ad introdurlo saranno il direttore della LABA Roberto Dolzanelli e il critico d’arte Alberto Mattia Martini.
Oliviero Toscani, celebre per la dirompente e coraggiosa espressività, in alcuni casi anche provocatoria è un artista mai sceso a compromessi, tanto da essere stato oggetto di forti critiche e anche di censura.
Nel 1990 ha ideato e diretto “Colors”, il primo giornale globale al mondo, e nel 1993 ha concepito e diretto Fabrica, centro di ricerca di creatività nella comunicazione moderna.
È cofondatore dell’’Accademia di Architettura di Mendrisio. Ha insegnato comunicazione visiva in svariate università.
Dopo quasi cinque decadi di innovazione editoriale, pubblicità, film e televisione, ora si interessa di creatività della comunicazione applicata ai vari media, producendo, con il suo studio, progetti editoriali, libri, programmi televisivi, mostre ed esposizioni.
Il lavoro di Toscani è stato esposto alla Biennale di Venezia, a San Paolo del Brasile, alla Triennale di Milano e nei musei d’arte moderna e contemporanea di tutto il mondo.

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