Next Stop - Pierluigi VillaniNow Listening 

Il Jazz è Vita. Villani è Jazz.

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Nella musica, cosi come nella vita, l’evoluzione è alla base della sopravvivenza. Questa ti permette di cambiare ed evolvere in e verso qualcosa che in fondo è ignoto anche a chi sta cambiando. E poi ci sono loro, i grandi artisti, quelli che dettano le leggi della trasformazione; quelli che ispirano; quelli che possiedono il dono del cambiamento all’interno di ogni loro singolo gesto.

È alquanto curioso ammettere di essermi imbattuto in Next Stop di Pierluigi Villani, senza nessun tipo di premeditazione. Non so se avete presente il colpo di fulmine musicale; quella situazione rara che vede l’incontro di necessità e disponibilità. Quel determinato mood interiore che, sposato ad una canzone,ne viene rappresentato ed esaltato.

Ebbene.

Ero in viaggio quando il mio dito ha impattato contro quel celebre triangolino dalla punta rivolta verso destra.

Una delle prime reazioni emotive che ho avuto è attribuibile ad un ricordo. Ho ricordato di trovarmi in un ambiente comodo e familiare; completamente a mio agio. Ricordo l’interno di un umile locale. Bancone di legno scuro. La temperatura è perfetta ed i soprabiti sono stati dimenticati altrove. I tavolini e le sedie sono rivolti verso il palchetto, anch’esso alquanto semplice. Si sente chiaro il rumore dell’occhio di bue che, una volta acceso, illumina il palco ed evidenzia la polvere nell’aria.

Next Stop è così.

Un dolce pensiero.

Ogni singola traccia lascia il segno; ed ogni singola traccia è un momento preciso di una serata in un piccolo localino jazz. Blue Sun e Bogo aprono le danze. Si prepara il locale. I tavolini ed i bicchieri di cristallo vengono lucidati e posizionati al meglio. Italian Blur, Open the Door e Morning Star vedono un atmosfera più calda e rilassante, ma che rappresenta solo la quiete prima della tempesta. Ormai il locale sta per aprire le sue porte. Da Hipster a Square la serata risulta un successone. L’alcol scorre a fiumi e la musica è talmente tanto densa da sciogliersi nei bicchieri degli ignari signori che gustano scotch e whiskey. I camerieri corrono all’impazzata e nessuno è mai fermo. Anche il più calmo ha il cuore a mille. Tuttavia, come ogni cosa bella, anche questa serata volge al termine. Ecco Wild Banky. Si chiude con classe. Fine non significa dormire. Ci si prepara al prossimo swing.

Il jazz è amico. Il jazz è complice. Il jazz è Villani.

Per acquistarlo: 

 

 

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