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Passione letteraria alla seconda edizione del festival Wunderkammer di Neri Pozza Editore

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Si è tenuto nei giorni 26 – 27 – 28 Settembre 2025 al Teatro Nuovo di Verona la seconda edizione del Festival Letterario Wunderkammer organizzato da Neri Pozza Editore, di cui avevo anticipato i temi in un precedente articolo.

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foto inviata da Maselli_NeriPozza (@thelastphotographers)
foto inviata da Maselli_NeriPozza (@thelastphotographers)

Questa seconda edizione della “camera delle meraviglie” è stata dedicata all’argomento passione. Fare poesia è difficile, costa una fatica da piangere, ma è sempre un gesto prepotente e vitale”: sulla scorta di queste parole di Neri Pozza, il Festival ha rappresentato un viaggio attraverso le passioni che animano la letteratura, l’arte, la musica e la filosofia. Ho avuto il piacere di partecipare ed assistere ad alcune delle presentazioni dei romanzi pubblicati da Neri Pozza – tutti attraversati da questo pervasivo senso della passione, che gli autori dal palco hanno saputo trasmettere a tutti noi in sala.

Oggi vi parlerò di alcune delle presentazioni più interessanti alle quali ero presente a Verona.

“Vite all’ombra dell’Intelligenza Artificiale”: Madhumita Murgia ha presentato il proprio libro “Essere Umani” alla presenza di Diletta Huyskes.
Con importanti riflessioni sull’utilizzo che facciamo dell’AI, l’autrice ci ha parlato del Sud del mondo – là dove persone molto poco pagate vengono sfruttate professionalmente: si tratta a volte di individui con reali digital skills ma costrette a vivere in condizioni disagiate ed ad accettare lavori pagati al minimo sindacale. 
Nuovo colonialismo e colonialismo digitale sono termini nati proprio a fronte di una dilagante tecnologia che, se a volte è usata in modo corretto (pensiamo alle scuole ed agli ospedali), talvolta però è utilizzata in modo smodato e non mostrando rispetto per la persona.
Madhumita Murgia ha parlato di AI e forme di estremismo del suo impiego, raccontando ad esempio la vicenda di Damien e del progetto attuato dal comune di Amsterdam circa il prevenire le forme di piccola criminalità: vi invito a leggere il libro per saperne di più su questo incredibile progetto.

“La divina Jane Austen”: Liliana Rampello ha presentato il proprio romanzo “Un anno con Jane Austen”, moderatore Enrico Terrinoni. 
250 anni fa nasceva Jane Austen e l’autrice l’ha celebrata in un libro che si presenta come una “agenda-diario” con 365 capitoli (i giorni dell’anno) in cui in ogni giorno è possibile leggere un breve brano tratto da uno dei romanzi della Austen.
Le 365 sezioni del libro hanno quindi una data, un titolo, un passo tratto da uno dei romanzi ed una riflessione da parte dell’autrice – per questo Terrinoni l’ha utilizzato quasi fosse un “gioco” leggendo brani in date particolari, quali l’11/5 (compleanno della Rampello), il 18/7 (data della morte di Jane Austen), 16/12 (data di nascita della Austen).
Ciò ha permesso al pubblico di assaporare brani e riflessioni a partire da diversi romanzi della Austen.

“Alla ricerca della perfetta bellezza”: Alessandra Tedesco ha dialogato con Carla Maria Russo presentandone il romanzo “Il velo di Lucrezia”.
Questo romanzo ci porta nella Firenze del ‘500: non tralasciando l’accuratezza storica, l’autrice riesce a regalarci nei suoi protagonisti due personaggi vividi e reali.
Si tratta del pittore Filippo Lippi e della donna che ha profondamente amato, Lucrezia – sua musa ispiratrice.
Questo è un libro di passioni e costrizioni: passione per l’arte, costrizione perché entrambi i protagonisti furono costretti a vivere in convento.
L’autrice riesce a comunicare a noi tutti ospiti in sala l’ossessione di Filippo per il disegno e per la ricerca della bellezza, mentre l’elemento storico di fondo (Masaccio, Firenze, Prato) è narrato con la voce affascinante del romanzo.

“L’irresistibile richiamo del mare”: Gian Micalessin ha chiacchierato con Marco Valle, autore di “Andavano per mare”.

L’autore narra una epopea di uomini in mare, la grande storia marinara non solo dell’Italia ma di tutto il mondo attraverso i suoi protagonisti, coloro che solcarono nel tempo i mari verso nuove destinazioni. Ci ha parlato delle grandi rotte atlantiche, di commerci e relative merci che arrivavano in Italia da lontano, della potenza di Venezia e delle fortune che altri Paesi (non l’Italia) hanno avuto creando un impero navale.
La storia della navigazione nel tempo parla anche di sventure e drammi, del pericolo ed al contempo della bramosia dovuti all’affrontare l’ignoto, di curiosità, senso del mistero e cupidigia. L’autore (un uomo simpaticissimo e molto piacevole) ha parlato anche di anni più recenti – ricordando Fogar, la nostra meravigliosa nave scuola Amerigo Vespucci, Azzurra e Luna Rossa.

 

Tutti questi libri pubblicati da Neri Pozza Editore parlano ai lettori di passione da punti di vista differenti, e mi ha intensamente coinvolto ascoltarne la presentazione dalla viva voce degli autori.

La terza edizione del Festival Wunderkammer sarà per me il prossimo anno un appuntamento immancabile.

Federica Cervini

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