Riflessioni in noir. Marta Brioschi su Fix On MagazineIn evidenza Lifestyle News Riflessioni in Noir Rubriche 

Statistiche e verità

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Una volta, un professore di statistica mi disse: “Esiste un detto tra noi esperti, “Non credere mai a una statistica che non abbia falsificato tu stesso…” Per me fu un’epifania e ancora torno spesso a riflettere su quella frase, quando qualcosa mi viene proposta quale verità incontrovertibile. Anche di fronte alla mera presentazione di un fatto sarebbe bene esercitare cautela, eppure troppo spesso non lo facciamo e di questo gli scrittori di gialli come me se ne approfittano per sviare il lettore con falsi indizi. Nella vita reale, purtroppo, possiamo incorrere in inganni più gravi.

In un’epoca in cui la realtà è sfumata, il confine tra reale e falso si dissolve come nebbia al mattino. La nostra quotidianità è permeata da menzogne, mezze verità e inganni, creando un’atmosfera di sospetto che farebbe sentire a casa anche il più astuto dei detective. Le verità, persino quelle scientifiche, un tempo solido edificio, sono andate sempre più relativizzando fino a diventare simile a un mosaico di pezzi di vetro, che riflettono luci e ombre in modi spesso imprevisti.

Nel mondo del noir, la verità è un’entità sfuggente, proprio come i protagonisti delle mie storie. Spesso, i lettori si trovano di fronte a un labirinto di indizi che celano in sé un’unica verità, ma solo per coloro che hanno il coraggio di addentrarsi nell’intrigo. La domanda sorge spontanea: possiamo veramente fidarci di ciò che vediamo? E se la verità, così come la scrittura, è un atto di creazione, chi ha il potere di definire ciò che è autentico?

Questo ci porta a riflettere sul ruolo del narratore. In un giallo, il lettore è invitato a seguire tracce, ma è anche costretto a mettere in discussione la propria percezione. Nella vita, come nei romanzi, le menzogne possono essere avvincenti quanto le verità più scomode. Siamo tutti, in qualche modo, dei detective della nostra esistenza, cercando indizi in un mondo saturato di informazioni.

Così, mentre ci muoviamo tra i misteri della vita, forse la chiave non è tanto trovare la verità assoluta, ma piuttosto accettare la complessità delle nostre realtà. Dopo tutto, nell’oscurità del noir, ciò che conta è il viaggio, non necessariamente la destinazione.

Marta Brioschi

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