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L’Altezza delle lasagne. A teatro il monologo del comico Vito

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Stefano Bicocchi, in arte Vito, arriva a Milano al Teatro Leonardo con il suo nuovo monologo “L’altezza delle lasagne” – spettacolo di Francesco Freyrie e Andrea Zalone, prodotto da Cronopios Srl – a cui ho partecipato la sera della prima 21 Marzo.

Amante della buona cucina e conduttore dal 2013 fino al 2021 insieme ai suoi genitori del programma di cucina “Vito con i suoi” (https://www.gamberorosso.it/articoli-channel/vito-con-i-suoi/ ) – per il canale satellitare Sky Gambero Rosso Channel – Vito celebra in questo spassosissimo monologo il mondo della cucina con tutte le sue mistificazioni, ossessioni e derive. Attore comico da sempre appassionato gourmand e conduttore della seguitissima trasmissione TV, Vito affronta con ironia e un pizzico di cattiveria un tema che gli è particolarmente caro: il cibo.

Perché è scomparsa la rucola e siamo invasi dall’avocado?

Chi ha deciso che non serve più la mezzaluna?

Cosa ha trasformato il semplice gesto di nutrirsi in una nuova religione?

Da quando l’uomo ha smesso di fare da mangiare e si è trasformato in Chef?

Si può preparare una torta di mele eco-sostenibile senza sfruttare l’ambiente?

 

Locandina L'Altezza delle lasagne
Locandina L’Altezza delle lasagne

Nel suo nuovo monologo a teatro, Vito ci porta su un terreno che gli è particolarmente caro, quello del cibo e della cucina, in un excursus esilarante e spietato sul malsano e perverso rapporto tra l’uomo ed il piano cottura. Con la comicità che lo contraddistingue, l’attore prende di mira tutte le manie e gli eccessi che oggi connotano l’argomento, dalla scelta delle materie prime ai ristoranti, passando per le allergie, le intolleranze, le diete e le mode alimentari. 

Uno spettacolo “politicamente scorretto” quello di Vito, in cui tutti possiamo essere coinvolti.

“Non offendo e non giudico nessuno” dichiara Vito “ma siamo talmente ossessionati da ciò che mangiamo o che vorremmo mangiare che siamo diventati grotteschi”.

Vito esordisce in scena ironizzando sulla propria forma “arrotondata” e confessando che lui non si è piegato a nessuna dieta: no vegan, no a ridurre il colesterolo (“tanto prima o poi dobbiamo morire tutti”), Vito mangia di tutto, a qualsiasi ora del giorno … ed in quantità!

Tutto è cominciato il 21 Settembre 2011 … 

Mentre cerco inutilmente di ricordare cosa è accaduto in quella data, Vito comunica che si tratta del giorno in cui è andata in onda la prima puntata di Masterchef: da lì in avanti non abbiamo avuto più possibilità di salvarci, la chef-mania ha dilagato come una malattia a cui non si è mai trovato vaccino utile.  A passare sotto le forche caudine della sua feroce ironia sono i “big”: Cracco, Bottura, Cannavacciuolo e Barbieri – colpevoli ciascuno di avere trasformato le casalinghe italiane in cuoche sopraffine.

Irresistibili battute si susseguono senza sosta per più di un’ora, mentre il mattatore – da solo sul palco – prende in giro gli italiani da Nord a Sud, in quanto tutti preda di manie alimentari buffissime: dal sushi al pokè (“che una volta chiamavamo semplicemente insalatona con il tonno”), dai fritti al kilometro zero (“e quindi coloro che abitano sul Gennargentu fanno spiedini con le pietre?!”).

Vito non risparmia nemmeno i politici, trascinando la platea in un viaggio storico nel mondo del cibo dalla preistoria in su, avvisando il pubblico che di questo passo le manie alimentari dilaganti faranno scomparire la specie umana in 3 anni – più devastanti della guerra e dei cambiamenti climatici. Nel corso della serata più volte il comico ricorda gli insegnamenti del suo babbo – recentemente scomparso – maestro in cucina e negli insegnamenti della vita, che lo ha cresciuto al motto “falce, martello … e mattarello”.

Qualcuno vede nel futuro la possibilità che esista una decrescita felice, la cucina sicuramente ne trarrà giovamento.
Ma la morale in definitiva qual’è? Sempre la stessa: l’amore.  Bisogna cucinare con amore, per chi si ama (compresi se stessi), amando l’ambiente che ci circonda, senza sprechi né eccessi.

Lo spettacolo che tutti quelli che amano cucinare dovrebbero vedere mi ha fatto sorridere e riflettere, perché Vito sa mixare le sue esilaranti battute con considerazioni acute sugli stili di vita, sul consumismo e sull’etica (in particolare cita le inaccettabili condizioni di lavoro dei rider, che ci consegnano piatti pronti e caldi a fronte di miseri stipendi al limite dell’umana accettazione).

Alla pagina web https://biglietti.mtmteatro.it/eventi/l-altezza-delle-lasagne.htm sono reperibili tutte le informazioni circa le date milanesi di “L’altezza delle lasagne”, nonché l’ulteriore ampio cartellone dei programmi del Teatro Leonardo; qui di seguito elenco tutte le ulteriori date in programma per il monologo di Vito:

 

27 Marzo 2025 Teatro Celebrazioni di Bologna

29 Marzo 2025 Teatro Nuovo di Ferrara

5 Aprile 2025 Teatro Comunale Carlo Zampighi a Galeata (Forlì Cesena)

30 Aprile 2025 Teatro dei Fluttuanti ad Argenta(Ferrara) 

 

BIOGRAFIA

 

Vito

Vito, pseudonimo di Stefano Bicocchi, è nato a San Giovanni in Persiceto nel 1957; è cabarettista, attore comico e conduttore televisivo.
A San Giovanni in Persiceto gestisce una trattoria. Vito si è formato alla scuola di “Teatro Bologna” di Alessandra Galante Garrone.
Con un gruppo di giovani artisti, ha inaugurato il 1º gennaio 1982 il circolo ARCI “Cesare Pavese” a Bologna con il Gran Pavese Varietà, spettacolo di cabaret animato tra gli altri da Patrizio Roversi e Syusy Blady.

Diviene molto noto negli anni ‘80 per la sua partecipazione, spesso come “presenza muta”, a molti programmi televisivi comici come Via Teulada 66, Lupo Solitario, L’Araba Fenice, Drive In e altri. Vito è da anni testimone di “Piccoli Grandi Cuori Onlus”, associazione che opera presso i reparti di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica e dell’Età Evolutiva del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi a Bologna.

Federica Cervini

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