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Intervista al cantautore Ennio Salomone e il suo “Da questa parte del cosmo”

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Classe 1987, Ennio Salomone è un cantautore, autore e musicista siciliano. Negli anni ha vinto svariati festival di musica indipendente e d’autore e ha collaborato e cantato in diversi dischi, tra cui l’ultimo di Oliviero Malaspina (già autore per Gualazzi, Cristiano De André e ultimo collaboratore di Fabrizio De André). Nel 2015 si trasferisce a Roma, dove inizia un’intensa attività concertistica. Apre i concerti a Francesco Tricarico e si esibisce in giro per la penisola. Nel 2017 esce il suo primo disco “Se passeggio faccio prima” prodotto da Stefano Borzi (Gazzè, Tiromancino, Scanu) per Stemma Records, di cui fanno parte i singoli “35 minuti di bacio” e “Ludovica”. È autore di svariate canzoni, tra cui “Magnifico”, “Due universi” e “Coriandoli” interpretate da Federica D’Andrea. Dal 2020 si trasferisce a Milano, dove registra e pubblica i singoli “Fastidio”, “Come un disco rotto” e “Io non ti ho detto niente”.

Abbiamo avuto il piacere di intervistare il cantautore in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “Da questa parte del cosmo”.

Ciao Ennio, piacere di averti sulle pagine di Fix On Magazine. Da dove nasce la passione per la musica?

Ciao, il piacere è mio. Ho iniziato a suonare la chitarra più o meno all’età di 14 anni e piano piano mi sono appassionato sempre di più alla musica e ai linguaggi legati ad essa. La grande scoperta è stata quando ho intimamente compreso le immense possibilità che la musica poteva darmi per esprimere me stesso.

Parliamo del tuo nuovo singolo. Ci puoi raccontare la genesi del singolo “Da questa parte del cosmo”?

La canzone fondamentalmente è nata dall’esigenza di fare i conti con me stesso, con quello che sono stato e quello che sono. Un guardarsi allo specchio senza timore e paure, affrontando i fantasmi del passato lasciati dormienti in un angolo. In questo modo sono riuscito ad esorcizzarli e a conoscermi meglio.

Quali soddisfazioni ti sta dando il brano?

Può sembrare scontato ma la soddisfazione più grande è sicuramente il fatto che adesso la canzone non sta più rinchiusa in due fogli bianchi, ma è diventata di tutti o per lo meno di tutti quelli che vorranno ascoltarla e condividerne le suggestioni.

Il singolo è accompagnato da un videoclip. Ce ne vuoi parlare?

Il visual video che accompagna la canzone, opera di Thea Ferraro, è un loop introspettivo che ha l’intento di sottolineare ogni parte della canzone. La scelta della ripetizione di immagini non è stata casuale, anzi, ho voluto in questo modo dar risalto alle parole e al messaggio che volevo dare.

Guarda qui il videoclip:

Sappiamo che hai aperto i concerti di Francesco Tricarico. Ci racconti questa esperienza?

Ho aperto il concerto a Francesco Tricarico una volta a Roma, in un piccolo e incantevole live club. Francesco mi ha voluto dare questa opportunità e io ne sono stato immensamente felice. Mi sono esibito da solo con la mia chitarra, in un’atmosfera calda e intima. Un bel ricordo.

Parliamo nello specifico del tuo rapporto con Roma e Milano. In che modo hanno influenzato la tua musica, i tuoi testi…

Considero Roma la mia seconda casa, è stata una convivenza piuttosto breve ma densa di ricordi ed esperienze. A Roma ho suonato in tantissimi posti, ho inciso il mio primo disco, ho conosciuto persone incantevoli e musicisti straordinari. Ho scritto tante canzoni a cui sono legato, come per esempio Ludovica.

Milano è il luogo in cui vivo adesso, a cui sono meno legato ma che comunque in qualche modo mi trasmette molte sensazioni, diverse, ma comunque indispensabili.

Quanto del tuo essere cantautore è legato alla tua Regione di origine, la Sicilia?

Credo che la provenienza in un modo o nell’altro influenzi il modo di fare arte e di creare. Il legame alla propria terra e a ciò che hai vissuto nei tempi passati tocca profondamente la tua persona, il modo in cui vedi e intendi la realtà che ti circonda.

La Sicilia è crocevia di culture, odori e prospettive ed io continuo costantemente a portarmi dentro tutto questo, provando talvolta a proiettare tutto questo nella musica.

Il tuo prossimo lavoro?

Al momento sto registrando le nuove canzoni, suonerò un po’ in giro e, spero molto presto, inizierò a progettare il prossimo disco. Ad maiora.

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