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VEA fuori con il video di “Il cielo di Colapesce”

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E’ uscito il nuovo videoclip della cantautrice Vea, “Il cielo di Colapesce”, che anticipa un nuovo lavoro in studio previsto per il 2020.

Nella sua versione più conosciuta, quella palermitana, si narra di un certo Nicola (Cola di Messina), figlio di un pescatore, soprannominato Cola Pesce per la sua abilità nel muoversi in acqua; di ritorno dalle sue numerose immersioni in mare si soffermava a raccontare le meraviglie viste e, talvolta, a riportare tesori. La sua fama arrivò al re di Sicilia ed imperatore Federico II di Svevia, che decise di metterlo alla prova: il re e la sua corte si recarono pertanto al largo a bordo di un’imbarcazione e buttarono in acqua una coppa che venne subito recuperata da Cola Pesce. Il re gettò allora la sua corona in un luogo più profondo e Cola Pesce riuscì nuovamente nell’impresa. La terza volta il re mise alla prova Cola gettando un anello in un posto ancora più profondo ed in quell’occasione Cola Pesce non riemerse più.
Secondo la leggenda più diffusa, scendendo ancora più in profondità Cola Pesce vide che la Sicilia posava su 3 colonne delle quali una piena di vistose crepe e segnata dal tempo, secondo un’altra versione essa era consumata dal fuoco dell’Etna, ma in entrambe le storie decise di restare sott’acqua, sorreggendo la colonna per evitare che l’isola sprofondasse.
Dunque il cielo di Colapesce è il mare, un mare che raccoglie tutto l’orrore dell’uomo e della terraferma.

BIO
“Valeria Angelotti è un nome troppo serio e poco indie, quindi ho preso il mio soprannome del liceo e, dal 2015 l’ho trasformato in un nome d’arte a tutti gli effetti. Ho iniziato a sbraitare col garage rock a 24 anni e da lì non ho più smesso, arrivando addirittura a laurearmi a pieni voti in canto jazz nel Giugno 2016 (FONDAZIONE MILANO – CIVICA SCUOLA DI MUSICA ACLAUDIO ABBADO).
Dopo aver militato in diversi gruppi e aver creduto di volere una carriera nel mondo del commercio, mi sono licenziata e ho dato il via a VEA, un progetto cantautorale, che alle volte ho definito “Pop Neorealistico”, che non vuol dire assolutamente niente, ma si può tradurre in “argomenti crudi e presa bene”. “Posto Fisso” è proprio così, schietto, diretto e, nonostante tutti i racconti più crudi della mia vita precedente, preso bene.
Cos’è “Posto Fisso”? Il mio Ep di esordio uscito il 9 febbraio 2018 (auto-prodotto grazie ad una campagna di crowdfunding di successo), con cui ho avuto l’onore di aprire i concerti di The Cyborgs e Zibba, di salire sul palco di Collisioni Festival 2019 e di vincere alcuni premi, tra cui Sanrito Festival e Canzone Circolare di Legambiente.
Il mio nuovo disco, che sta nascendo grazie al lavoro di Lillo Dadone (produttore), Edoardo Campia (fonico) e la supervisione di DEWREC (casa di Produzione/Associazione Culturale di Torino.), sarà diverso: più rock e meno pop, meno crudo e più poetico, ma ovviamente sempre sincero. Alcuni singoli ne anticiperanno l’uscita e impareremo a conoscerlo insieme.
Intanto continuerò a raccontarvi di quando facevo la commessa e di come ho cambiato vita, cercando di girare il più possibile lontano da casa, grazie all’aiuto di Molecole Produzioni (promo & booking)”

Contatti

www.instagram.com/veayeah
www.facebook.com/veangelotti
www.veaveavea.com

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